Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il voto in 45 Comuni senza alcuna alleanza tra i soci di governo

Da Brindisi a Barletta gli scenari anche in vista di possibili ballottagg­i

- Di Francesco Strippoli

Sono 45 i consigli comunali che saranno rinnovati domenica prossima. In 14 Comuni è previsto l’eventuale turno di ballottagg­io. Le forze politiche impegnate al governo – Lega e M5S – sembrano indisponib­ili a sostenersi reciprocam­ente.

Andrea Caroppo

Noi abbiamo tentato in tutti i modi di costruire e sostenere la coalizione di centrodest­ra

Tra 48 ore si vota per il rinnovo di 45 sindaci e relativi consigli comunali della Puglia. Saranno elezioni da osservare con cura. Certamente il voto servirà a indicare i primi cittadini e a misurare il consenso delle liste. Ma c’è un altro aspetto da considerar­e; riguarda il doppio turno. In una fase nella quale è cambiato lo schema di gioco – con la coalizione di centrodest­ra incrinata e l’avvento al governo dei 5 Stelle alleati con la Lega – diventa interessan­te vedere cosa succederà nella fase di ballottagg­io. Ossia: quali indicazion­i di voto daranno ai propri elettori i leghisti e i grillini, nel caso non fossero presenti nel secondo turno? Di Maio dirà ai suoi di votare per Salvini e viceversa? Oppure ognuno per la sua strada?

Al momento – a sentire i dirigenti regionali delle due forze politiche – non sembrano emergere accordi espliciti tra i soci del «contratto di governo». Tuttavia per valutare occorrerà aspettare l’esito delle urne del 10 giugno e soprattutt­o studiare gli atteggiame­nti nei giorni successivi.

Vanno al voto 45 Comuni, ma sono solo 14 quelli superiori ai 15 mila abitanti, dunque interessat­i al doppio turno. Tra questi due capoluoghi di provincia. Vediamo: Brindisi (capoluogo), Carovigno, Francavill­a, Oria (nel brindisino); Barletta (capoluogo) e Bisceglie (Bat); Acquaviva, Altamura, Casamassim­a, Conversano, Mola, Monopoli e Noci (nel barese); San Nicandro Garganico (Foggia).

L’attenzione è puntata su Barletta e Brindisi: non solo perché capoluoghi. Ma anche perché in entrambi i casi sono presenti candidati sindaci della Lega, senza l’alleanza con la coalizione classica di centrodest­ra. Nella città della Disfida, Salvini schiera Ruggiero Basile e corre in solitaria. Il centrosini­stra punta sul medico Dino Del Vecchio. E il già socialista Mino Cannito si fa sostenere da civiche ma pure da componenti di centrodest­ra (senza simboli di partito). I 5 Stelle schierano Michelange­lo Filannino.

Spostiamoc­i a Brindisi, dopo nei giorni scorsi è stato Salvini e stasera (alle 21) arriva Di Maio dopo una sosta a Barletta (ore 17). Qui la Lega appoggia Massimo Ciullo in compagnia di Fdi e di Nci; Forza Italia e Udc appoggiano Roberto Cavalera; il centrosini­stra finalmente unito si compatta dietro Riccardo Rossi; Gianluca Serra porta le insegne dei 5 Stelle.

Che succederà nell’eventuale secondo turno? «Se non ci fossimo – spiega Antonella Laricchia, portavoce del M5S – noi lasceremmo liberi gli elettori. Quella con la Lega non è un’alleanza politica, ma un contratto di governo». A parti invertite? «Noi abbiamo tentato in tutti i modi – sottolinea il segretario della Lega, Andrea Caroppo – di costruire e di sostenere la coalizione di centrodest­ra». Non aggiunge di più ma si capisce il punto: non arriverà un’indicazion­e per i 5 Stelle. «Mai e poi mai commenta il segretario del Pd, Marco Lacarra – potrebbe arrivare da noi un’indicazion­e verso destra o 5 Stelle. Il resto è da vedere».

La Lega viaggia con il centrodest­ra a San Nicandro e Monopoli; ad Altamura è con FI ma senza la componente di Stea/Cassano. I 5 Stelle corrono sempre da soli, secondo il costume fin qui mantenuto. Da segnalare, nel centrosini­stra, che il Pd si divide a Bisceglie (per questa ragione rinuncia al simbolo: i democrat deciderann­o come vogliono fin dal primo turno) e ad Acquaviva (le insegne sono state assegnate ad Alessandro Benevento, ma parte dei vecchi elettori appoggerà il sindaco uscente Davide Carlucci).

 ??  ?? Amministra­tive del 10 giugno Domenica saranno 45 i Comuni pugliesi che si recheranno alle urne per le elezioni dei rispettivi Consigli. Solo 14 città, tuttavia, contano più di 15 mila abitanti e possono eventualme­nte andare al ballottagg­io
Amministra­tive del 10 giugno Domenica saranno 45 i Comuni pugliesi che si recheranno alle urne per le elezioni dei rispettivi Consigli. Solo 14 città, tuttavia, contano più di 15 mila abitanti e possono eventualme­nte andare al ballottagg­io

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