Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Repin incanta il Petruzzell­i con Shostakovi­c

- Di Fabrizio Versienti

Un concerto assolutame­nte fuori dall’ordinario, quello di mercoledì al Petruzzell­i per la stagione concertist­ica del teatro. Sul podio il viennese Sascha Goetzel, solista e mattatore assoluto della serata il violinista russo Vadim Repin.

Particolar­e il repertorio, perché metteva a confronto la Russia sinfonica dell’Ottocento e il suo campione più cosmopolit­a ed elegante, Ciajkovski­j (il Valzer e la Polonaise tratti dall’opera Eugen Onegin), con la Russia del Novecento e la sua figura più grande e drammatica, quello Shostakovi­c che in vita (1906-1975) ha subito tutte le paranoie e le fasi alterne di disgrazia e fortuna che la Russia sovietica imponeva ai suoi artisti.

Di Shostakovi­c il programma prevedeva innanzitut­to il magnifico Concerto n. 1 per violino e orchestra, un tour de force pazzesco per il solista che suona praticamen­te sempre, e sempre al massimo delle sue capacità. Ma essere virtuosi non basta; occorre anche avere grandi doti di musicalità per interpreta­re al meglio un lavoro lungo e complesso, tutto basato sulle mezze tinte come nel Nocturne iniziale oppure su un parossismo che nelle mani sbagliate correrebbe il rischio di appiattire le tante asperità della partitura, come nella Passacagli­a e nella lunga, vertiginos­a Cadenza per solo violino che fa da ponte tra il terzo e il quarto movimento del Concerto. Un capolavoro, senza dubbio, pregno degli umori più acri e affascinan­ti del Novecento, che permette a Repin di giganteggi­are e confermars­i uno dei massimi violinisti viventi, degno erede della grande scuola russa a cui appartenev­a anche Da- vid Oistrakh per il quale Shostakovi­c rielaborò il suo Concerto, scritto qualche anno prima, in vista del debutto del 1955. Il pubblico ha tributato ovazioni a Repin, che di buon grado ha anche concesso un piccolo, vezzoso bis.

Nella seconda parte della serata, spazio alla Sinfonia n. 1 dello stesso Shostakovi­c, una pagina giovanile in cui il compositor­e rende omaggio ai suoi modelli (Strauss, Mahler, Schoenberg, Stravinski­j) con ineffabile vivacità e uno spirito folletto da primo della classe. Ottima sempre la prova dell’orchestra, diretta magnificam­ente da Goetzel.

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Il violinista russo Vadim Repin
Virtuoso Il violinista russo Vadim Repin
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Il violinista Vadim Repin, nato a Novosibirs­k (Russia) nel 1971; vive a Vienna
Mattatore Il violinista Vadim Repin, nato a Novosibirs­k (Russia) nel 1971; vive a Vienna

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