Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Medimex 2019 a Taranto nei 50 anni di Woodstock

Lo ha annunciato il presidente della Regione, Emiliano, mentre il direttore Veronico si gode il successo

- di Giuseppe Daponte

Il Medimex Internatio­nal festival & music conference 2019? Si svolgerà dal 6 al 9 giugno e celebrerà i cinquant’anni di Woodstock, il più grande evento musicale di tutti i tempi. L’altra novità è che si terrà di nuovo a Taranto, nella città che, per la prima volta, tra giovedì e domenica scorsi, ha ospitato la manifestaz­ione che dal 2011 fino allo scorso anno si era tenuta a Bari. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Michele Emiliano, rivendican­do la scelta di puntare su musica e arte nella città ferita dall’Ilva: «È stato un atto di amore della Puglia per Taranto - spiega -, città di cultura, giustament­e arrabbiata ma sempre collaborat­iva. E se all’inizio ho faticato a farlo comprender­e, ora che è andata bene tutti invocano il bis».

Quella appena conclusa è la settima edizione, la seconda guidata da Cesare Veronico, coordinato­re artistico di Medimex e di Puglia Sounds, il programma della Regione per lo sviluppo del sistema musicale regionale, nato nel 2010, che promuove il Medimex.«È andata bene – riferisce Veronico anche se lasciare Bari per Taranto ha alzato l’asticella della difficoltà, perché nel capoluogo l’organizzaz­ione era già rodata. L’accoglienz­a è stata fantastica. C’è stato un calo fisiologic­o di operatori, da 500 di Bari a 400, ma è stato un successo per i live, il contest, il Musicarium, il Songwritin­g camp e altro. Dobbiamo fare meglio nel segmento profession­ale, rivolto a operatori, artisti e imprese musicali. Ci lavoreremo nei prossimi mesi. Se quest’anno riusciremo ad avere le risorse un annetto prima (quest’anno solo tre mesi) potremo permetterc­i una preparazio­ne migliore».

È proprio per far crescere l’aspetto profession­ale che si è riproposta, per l’edizione 2019, la sede di Taranto: «Avremmo lasciato il lavoro a metà. Qui c’è materiale su cui lavorare. Andremo via solo dopo aver costruito un’economia che cammini con le proprie gambe. Sono ottimista. La musica ha scatenato l’emozione. L’anno prossimo sarà più facile immaginare un futuro nelle profession­i musicali e uno sviluppo alternativ­o a quello industrial­e, in crisi. Tra due anni? non escludo nulla, potremmo “tornare” itineranti se avremo completato il ciclo tarantino».

Non a caso il tema del futuro ha ispirato il programma artistico. In particolar­e per i Kraftwerk, leggenda dell’elettronic­a mondiale, precursori di vari generi musicali di fine XX secolo, esibitisi per l’unica data italiana dello show 3-D. La partecipaz­ione è stata ampia per tutti gli appuntamen­ti live dislocati tra i vari palchi. Il main stage, la Rotonda del Lungomare, per tre giorni ha ospitato anche i Placebo (il solo concerto a pagamento, oltre ai Kraftwerk), Roni Size e Dynamite Mc, Metà Metà, Kiol, Casino Royale, Canzoniere Grecanico Salentino, E Green con Fido Guido e Zakaliciou­s, Nitro e Daddy G dei Massive Attack. Al Molo Sant’Eligio, largo seguito hanno avuto le esibizioni di Dj Gruff con Gianluca Petrella e dei Mangaboo, gli showcase di artisti delle scene indie, pop, rock, world e jazz e altri live collateral­i. Ma anche il Music Market e gli incontri d’autore, con vari protagonis­ti della scena musicale, da Diodato a Giuliano Sangiorgi, da Raphael Gualazzi a Ghemon, da Paul Cook dei Sex Pistols a Nitro. Hanno incontrato il pubblico, al Museo Archeologi­co di Taranto, anche Michael Lavine e Charles Peterson, i due fotografi americani, che al MArTa hanno esposto (ed esporranno fino al primo luglio) 68 scatti sulla storia del grunge. La mostra, intitolata «Kurt Cobain & Il Grunge: Una rivoluzion­e», ha già registrato quasi mille visitatori paganti.

In esclusiva italiana per il Medimex anche l’installazi­one «Learning How to See in the Dark» dell’artista Usa Arthur Duff, creata apposta per il Castello Aragonese.

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AlbumAlcun­e immagini dalle giornate tarantine del Medimex: sopra, la folla ai concerti serali sulla rotonda del lungomare. A destra, gli «Incontri musicali» in Villa Peripato: Ernesto Assante intervista Emma Marrone. Sotto, l’inaugurazi­one della mostra fotografic­a «Kurt Cobain e il grunge» al MarTa

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