Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Lo manda papà Il repubblica­no Antonino junior fa subito il pieno

Al ballottagg­io i candidati di FI e dem-Leu. Il boom di Antonino jr con il Pri

- di Francesca Mandese

Sarà la più classica delle sfide elettorali in perfetto stile seconda Repubblica. A Brindisi, il ballottagg­io del 24 giugno vedrà in campo l’esponente del centrodest­ra Roberto Cavalera contro quello del centrosini­stra Riccardo Rossi. Ma con qualche distinguo. Perché, mentre il centrodest­ra si è presentato diviso in tre con altrettant­i aspiranti sindaci (Cavalera è espression­e di Forza Italia), il centrosini­stra ha invece ritrovato l’unità schierando una coalizione compatta da Pd a LeU.

I due candidati al ballottagg­io ripartono dal 34% conquistat­o da Cavalera e dal 23% di Rossi. Proprio quest’ultimo, nella tarda serata di domenica era fermo al terzo posto dopo il Movimento 5 Stelle, ma durante la notte il risultato è cambiato in suo favore e il grillino Gianluca Serra non è andato oltre il 21%. Buono il risultato del candidato di Lega e Fratelli d’Italia Massimo Ciullo (18%), ma impossibil­e non sottolinea­re come la discesa in campo dei due leader Matteo Salvini e Luigi Di Maio non sia stata sufficient­e. I vice premier di Lega e M5S hanno riempito le piazze di Brindisi, ma non sono riusciti a fare altrettant­o con le urne. Entrambi vedranno i propri candidati sindaco fermi al palo come semplici consiglier­i comunali. Nulla di fatto, infine, per Ferruccio Di Noi, che dopo la divisione interna a Brindisi in Alto (lista in lizza con Cavalera) ha deciso di correre da solo con il simbolo di Impegno Sociale. Si è fermato al 2% dei consensi e non entrerà nemmeno in Consiglio comunale.

Ma il risultato nel capoluogo messapico ha riservato non poche sorprese. Prima fra tutte le 1863 preferenze di Gabriele Antonino. Un vero record se solo si pensa che si tratta di un esordiente, ma non poi tanto se, invece, si ricorda che è il figlio di Giovanni Antonino, ex sindaco di Brindisi finito in manette nel 2003 (condannato dopo il patteggiam­ento), quando era ancora in carica, e nel 2007 per un’altra vicenda giudiziari­a poi caduta in prescrizio­ne. Candidato con il Partito repubblica­no, Gabriele Antonino ha decisament­e tirato la volata al forzista Cavalera e, oltre a essere il più suffragato tra i candidati consiglier­i, è anche l’unico ad aver ottenuto voti di preferenza a quattro cifre. I record, del resto, sono un vizio di famiglia: nel 2002 il padre Giovanni fu rieletto con una percentual­e bulgara di oltre il 72% dei consensi. Durante quest’ultima campagna elettorale, nonostante le sue dimissioni dalla carica di segretario provincial­e del Pri, Antonino padre non è certo rimasto con le mani in mano. Il 26 maggio scorso ha scatenato la bagarre con un equivoco post pubblicato su Facebook. Queste le sue parole: «Quante persone, che oggi si sono defilate, dopo il 10 giugno verranno ad omaggiarmi. Il Pri sarà una forza di governo, con un suo gruppo consiliare ed una sua rappresent­anza in giunta. E mio figlio Gabriele sarà stato eletto consiglier­e comunale. Ma troveranno le porte rigorosame­nte chiuse. Questa volta non ci sono mezzi termini: o con me o contro di me. Si fa ancora in tempo…». Dopo le polemiche scatenate dalle sue frasi, Antonino ha chiesto pubblicame­nte scusa, ma il sospetto che il vero candidato fosse lui e non il figlio ha solo trovato conferma. Magra figura, invece, per l’ex sindaco ed ex presidente della Provincia, nonché garante della coalizione centrista di Angela Carluccio (sindaca dimissiona­ria un anno fa), Michele Errico. Capolista dell’Udc a sostegno di Cavalera, il notaio ha ottenuto solo 102 preferenze.

Adesso, però, già si guarda ai prossimi 15 giorni di campagna elettorale. Cavalera ha invitato i “cugini” di Lega e FdI ad appoggiarl­o (si vedrà se con un apparentam­ento o meno). Il 18% conquistat­o da Ciullo è un bottino molto ghiotto. Rossi si dichiara soddisfatt­o e lo stesso fanno i dirigenti del Pd, risultato il secondo partito in città dopo il M5S (al 17,76%) con il 9,64% dei voti. L’esperienza insegna che il secondo turno può riservare molte sorprese e le prossime due settimane saranno cruciali per entrambi i candidati.

Il pieno Gabriele, figlio dell’ex sindaco, ha ottenuto 1863 voti

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Gabriele Antonino
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 ??  ?? Al 34% Roberto Cavalera
Al 34% Roberto Cavalera
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Al 23% Riccardo Rossi

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