Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
A «Tu non conosci il Sud» in 4 anni la storia di Bari
La storia della città a «Tu non conosci il Sud». Quattro incontri a partire dal 20 giugno
Quattro anni per raccontare la storia della città di Bari, di una comunità sfuggente, in perenne trasformazione politica, culturale, urbanistica ed economica. Il 1943 delle stragi fasciste e del bombardamento del porto, il 1962 delle mutazioni industriali e della ricerca di una nuova dimensione, il 1991 dell’approdo della nave Vlora e il 2005 dell’inizio della narrazione vendoliana: quattro appuntamenti - 20 e 27 giugno, 4 e 11 luglio - compongono «Tu non conosci il Sud – E la chiamano estate» , la rassegna ideata dall’omonima associazione, promossa dalla libreria Laterza (in collaborazione con Città Metropolitana e Presidi del Libro) e organizzata da Veluvre – Visioni Culturali che ritorna sulla terrazza della Biblioteca De Gemmis, nel complesso di Santa Teresa dei Maschi. «Gli anni di Bari», tema scelto per il 2018, sarà una occasione per riflettere e discutere di alcuni momenti cruciali della storia cittadina con autorevoli relatori, nell’ambito di serate in cui non mancheranno spazi per lo spettacolo, la musica, proiezioni video e letture. «Ci tengo a dire che l’accesso alle serate è gratuito - ha spiegato Alessandro Laterza, presentando l’iniziativa con la consigliera delegata ai Beni Culturali della Città Metropolitana Francesca Pietroforte e alcuni dei protagonisti degli appuntamenti– ma chiederemo ai partecipanti di presentare una copia di un quotidiano, uno scontrino comprovante acquisto di libri, un biglietto di cinema/teatro/museo, insomma un gesto di cittadinanza culturale: l’idea che la cultura debba essere gratis va ridimensionata».
Si parte dal passato recente con il 2005: il 20 giugno alle 20.30 a dialogare delle traiettorie culturali, sociali ed economiche - la Primavera Pugliese e l’inaugurazione del nuovo aeroporto, la crisi Natuzzi e la nascita del Distretto aerospaziale pugliese, la baresità sdoganata da Lacapagira e il successo dei romanzi di Gianrico Carofiglio di cui Bari è protagonista - originate (e originanti) dall’anno della svolta vendoliana alla Regione saranno lo stesso Laterza con l’economista Gianfranco Vie- sti e il saluto del sindaco Antonio Decaro.
Il 22, saranno il giornalista Oscar Iarussi e l’imprenditrice Simonetta Lorusso a raccontare «la città più socialista d’Italia» che nel giugno del 1991 ospitava l’ultimo congresso del Psi, alle soglie di Tangentopoli. Un anno che vide, ad agosto, approdare nel porto di Bari i ventimila albanesi della nave Vlora e poi, ad ottobre, il fuoco mandare in fumo il teatro Petruzzelli dopo i successi degli anni ’80 targati Ferdinando Pinto.
Il 4 luglio si parlerà del 1962 con Anna Maria Montinaro, presidente dei Presidi del Libro, con il giornalista Nicola Signorile e gli interventi di Egidio Pani e Carmela Vincenti: il primo incontro di Bari con la modernità della grande impresa pubblica e privata, lo sciopero degli edili, la «sostituzione» edilizia nel borgo murattiano e gli anni d’oro di una fucina di talenti chiamata Cut, il Centro Universitario teatrale, esperienza artistica che attesta la vivacità culturale della città e le sue prime aperture.
A concludere il ciclo di incontri l’11 luglio saranno gli eventi baresi del 1943, una mini-storia nella Storia del paese alla fine del secondo conflitto mondiale con la strage di via Niccolò Dell’Arca dopo la caduta del regime, la difesa del porto bombardato dai nazisti da parte di cittadini e militari, le trasmissioni di Radio Bari, prima radio nell’Italia libera che diffonde per la prima volta la musica d’Oltreoceano; a parlarne sarà Annabella De Robertis, ricercatrice dell’Ipsaic (Istituto Pugliese per la storia dell’antifascismo) con interventi di Clara Gelao, direttrice della De Gemmis, dello scrittore Marcello Introna e del musicista Roberto Ottaviano.