Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
In Puglia arrivano 46 nuovi treni, i primi tre nel 2019
Tempi lunghi per la rivoluzione di Trenitalia. I deputati grillini: «Intervenire sulle linee»
«Sui trasporti ferroviari abbiamo già avuto un incontro con il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. L’orientamento è quello di dare priorità all’analisi delle centinaia di piccoli interventi necessari a migliorare l’efficienza del servizio offerto ai cittadini. Ora entriamo nel cuore dell’azione di governo e speriamo di contribuire a risolvere i problemi dei pugliesi». Emanuele Scagliusi, deputato del Movimento 5 Stelle, era con la collega tarantina Rosalba De Giorgi a Bari per la presentazione della flotta di Trenitalia in Puglia (presente anche il governatore Michele Emiliano). Ovvero 46 nuovi treni — 43 «Pop» e 3 «Jazz» — costati 288 milioni di cui 123 finanziari dalla Regione (firmato il contratto di servizio regionale 2018-32). Il risultato? I vertici di Trenitalia hanno affermato che «nel 2023 l’età media della flotta pugliese sarà di 4 anni, quindi la più bassa d’Italia, a fronte degli attuali 29 anni». «Mancano ancora cinque anni alla realizzazione del cambio di standard qualitativi — prosegue Scagliusi — e credo che sin da subito sia importante lavorare per offrire un servizio migliore all’utenza. Anche nelle ferrovie regionali, dalle Sud Est alla Ferrotramviaria e alle Fal, dove ci sono ancora interventi importanti da attuare e dove si sono verificati incidenti mortali che mai più si devono ripetere». Scagliusi e De Giorgi, componenti della commissione Trasporti della Camera, hanno incontrato anche il presidente di Trenitalia, Tiziano Onesti.
D’altronde, i parlamentari del M5S iniziano a seguire il territorio anche nelle occasioni meno virtuali e più istituzionali. I nuovi treni (3 Pop saranno consegnati nel 2019 e 12 Jazz solo dal 2021) sono «confortevoli e con sedute più comode e consumano il 30% di energia in meno rispetto alla precedente generazione». Si spera che non facciano la fine dei treni Minuetto e Vivalto presentati come innovativi (in servizio nel 2005 e nel 2008) e nel 2016 diventati non a norma.