Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Insulti e spintoni madre aggredisce maestra del figlio
L’episodio avvenuto dentro la scuola. La donna era già stata denunciata per minacce
«Brucerai come una strega sul rogo». È una delle più recenti minacce che una maestra dell’istituto comprensivo «Don Bavaro - Marconi» di Giovinazzo ha ricevuto da una mamma attraverso i social. Ma c’è di più. Martedì scorso l’insegnante è stata aggredita con insulti e spintoni davanti agli scolari. Protagonista, a quanto pare, sempre la stessa madre. L’aggressione, stando a quanto è emerso dalla denuncia, sarebbe avvenuta all’interno della scuola: sono intervenute le forze di polizia e gli operatori del 118.
Quest’ultimo episodio sarebbe solo l’ultimo di una lunga serie. Le presunte aggressioni nei confronti della maestra e della dirigente scolastica, avvenute principalmente via Facebook, sarebbero iniziate tre anni fa. Nei mesi scorsi sono state sporte altre tre denunce per calunnie, minacce e diffamazione nei confronti di una donna, madre di due bambini che frequentano lo stesso istituto scolastico. La procura di Bari ha già da tempo avviato un’indagine e il pm inquirente ha fatto acquisire copia dei messaggi intimidatori e di gravi accuse rivolte alle insegnanti.
«Siamo preoccupati per il clima poco sereno che ormai avvolge da troppo tempo la scuola a causa di accuse infondate - hanno dichiarato il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, e l’assessore alle Politiche educative, Michele Sollecito - tralasciamo i particolari, soprattutto legati ad offese infamanti riportate dalla stessa persona anche su Facebook, perché il tutto è ormai al vaglio delle autorità competenti. Da parte nostra, però, vogliamo far sentire tutto il supporto e il sostegno a Carmela Rossiello, stimata dirigente scolastica, apprezzata da anni sul nostro territorio, e a tutti i docenti ai quali rinnoviamo stima e riconoscenza per il grande lavoro che svolgono quotidianamente. Ogni scuola - concludono merita un ambiente sereno a vantaggio soprattutto dei più piccoli. Pertanto, si auspica una risoluzione definitiva di questa situazione».