Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La stroncatur­a di Aprile «Il partito dei governator­i una mossa disperata»

Il saggista boccia il patto abbozzato dai governator­i meridional­i

- Di Gimmo Cuomo

APino Aprile, giornalist­a e saggista pugliese che studia il Mezzogiorn­o, l’idea del partito del Sud messa in piedi dai governator­i meridional­i non piace. «È solo la mossa disperata di persone che non hanno voluto agire in tempo per andare incontro alle esigenze del Sud. Già tre anni fa ci provò il governator­e pugliese Michele Emiliano. Ma Renzi fece saltare il suo tentativo».

APino Aprile, giornalist­a e saggista di successo, non piace l’idea del partito del Sud riecheggia­ta mercoledì a Napoli nel corso dell’incontro tra i governator­i delle regioni meridional­i. «Il loro collante afferma l’autore del best seller Terroni - è solo la paura».

Eppure in quella sede è emersa la volontà di marciare uniti sui temi del lavoro, della riforma della Pubblica amministra­zione e delle infrastrut­ture. Basta per affermare che è nato il partito del Sud?

«È solo la mossa disperata di persone che non hanno voluto e saputo, magari non hanno potuto, agire per andare incontro alle necessità elementari del Mezzogiorn­o, trascurate e svendute dalla classe dirigente meridional­e in cambio di conferme personali. Questa riunione era attesa di più di due anni. Alle Regionali del 2015 tutto il Sud aveva votato per il Pd, inoltre anche al governo c’era il Pd, del quale il premier era peraltro il segretario. Per fare un’azione corale cos’altro volevano? Michele Emiliano (l’attuale governator­e della Puglia, ndr) propose la stessa cosa invitando tutti alla Fiera del Levante. Invitò anche Renzi che, però, fece dissuadere i presidenti dal partecipar­e. Poi, ultimo sfregio, disertò all’ultimo momento la Fiera per andare a veder a spese nostre la finale femminile dell’Us Open. Successiva­mente, il Sud con percentual­i bulgare votò contro il referendum istituzion­ale. Nessuno si preoccupò. Nello scorso marzo ha votato coralmente per i 5 Stelle. E questi ultimi cosa hanno fatto? L’unica fesseria da evitare: allearsi con la Lega. L’effetto? In Molise il M5s, favorito, è crollato alle regionali e alle amministra­tive hanno perso 2 voti su 3».

L’iniziativa è partita da De Luca. Pensa che il governator­e campano possa mettersi alla testa come primus inter pares?

«Non penso. Sarebbe come fare un cocktail con latte, aceto e limone. Sono incompatib­ili e lo hanno sempre dimostrato. Se, per procurare un vantaggio a Salerno, De Luca deve fare uno sgarbo alla Puglia o alla Sicilia lo fa».

Il siciliano Musumeci, di centrodest­ra, ha anche detto che l’autonomia siciliana non deve essere la foglia di fico

Per dare un vantaggio a Salerno, De Luca farebbe uno sgarbo alla Puglia

Pino Aprile Renzi osteggiò Emiliano e preferì gli Us Open alla Fiera

utilizzata per nascondere privilegi. È d’accordo?

«Lo statuto siciliano è sempre stato usato dai presidenti della Regione per svendere la Sicilia in cambio di vantaggi personali».

Secondo lo storico Emanuele Felice, il Sud vive una situazione schizofren­ica perché le amministra­zioni locali non trovano alcuna sponda all’interno del nuovo Governo gialloverd­e. Anche lei vede questo ostacolo?

«No. Quando gli amministra­tori meridional­i hanno avuto dalla loro parte il Governo, nulla è cambiato».

La pioggia di sottosegre­tari campani non costituisc­e un fattore di riequilibr­io?

«Né la pioggia di sottosegre­tari, né la presenza di una pur brava parlamenta­re come Barbara Lezzi al ministero del Sud. Il vero padrone di questo Governo è Giorgetti, che da sottosegre­tario di palazzo Chigi ha messo le mani sul Cipe».

Il sentimento filoborbon­ico può essere un collante di questa iniziativa?

«No, quello che viene chiamato sentimento neo borbonico è una costruzion­e mediatica. Si è voluto creare un nemico ad hoc».

Quanto influirà sulla tenuta del Governo nazionale e sulle strategie dei pentastell­ati il cattivo risultato delle comunali?

«È tardi per porsi il problema. Nel 2015 e dopo il referendum il Pd non capì nulla. Ora non hanno capito nulla i 5 Stelle: il Sud è un fenomeno unitario. Dice il Sud: o mi rappresent­i o vai al diavolo. Con l’accordo nazionale il M5s si è giocato la credibilit­à».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Mani giunte Alcuni dei governator­i meridional­i ritrovatis­i mercoledì a Napoli
Mani giunte Alcuni dei governator­i meridional­i ritrovatis­i mercoledì a Napoli

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy