Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
In tenda per Vasco Al San Nicola attesi in centomila
Il primo concerto è in programma domani, il secondo domenica. Ma già da ieri alcuni fan di Vasco Rossi sono accampati in tenda davanti allo stadio San Nicola per essere tra i primi ad entrare e godersi la tappa iniziale del tour dell’artista. Nelle due serate sono attesi centomila spettatori. È arrivato anche il benvenuto del sindaco Decaro, che due anni fa denunciò il caso del pizzo degli ambulanti fuori dallo stadio.
«Bari è pronta». Il sindaco Antonio Decaro è convinto che uno dei grandi eventi dell’estate 2018 - la doppia data del «VascoNonStopLive» di domani e domenica sera allo stadio San Nicola - si svolgerà in assoluta tranquillità. Tre anni fa, in occasione dell’ultimo live di Vasco Rossi, il primo cittadino denunciò pubblicamente le estorsioni dei clan nei confronti di ambulanti e parcheggiatori: «Parlando con le persone, riscontrai le infiltrazioni malavitose che poi denunciai – spiega Decaro –, la Procura aveva già indagini in corso, da cui scaturirono arresti». Ma com’è la situazione oggi? In città le cose sono molto cambiate, precisa il sindaco: «Il livello di attenzione su questi temi è molto alto, la città ha la schiena dritta e sono orgoglioso che alcuni commercianti si siano costituiti parte civile».
«La malavita è come un’erba infestante che attacca pezzi di economia della città, ci hanno provato anche con Torre Quetta - prosegue – bisogna tenere alta la guardia». Essenziale il lavoro di magistratura e forze dell’ordine, ma non basta: «È tutta la cittadinanza a dover vigilare costantemente, le associazioni, le parrocchie, i nostri presìdi sul territorio che ci aiutano a tenere sotto osservazione l’ordine pubblico e a denunciare, quando necessario».
Il concerto porterà a Bari pubblico da tutta la Puglia e oltre: «c’è grande fermento per l’evento – continua –, per qualche ora c’è stata la preoccupazione che il Bari giocasse la finale playoff negli stessi giorni, ma purtroppo la possibilità è sfumata». L’attesa per il grande ritorno del Komandante si traduce in 100 mila biglietti venduti (a due giorni dall’evento c’è chi si è accampato all’esterno dello stadio) per i due live che precedono l’ultima tappa del tour a Messina il 21 giugno. Dopo il concerto dei record al Modena Park (220 mila spettatori) il rocker di Zocca si è rimesso in cammino con uno show che «rotola giù perfettamente» per circa 150 minuti di godimento per i fan, partito dalla data zero del 27 maggio a Lignano e proseguito con le doppie date negli stadi di Torino, Padova, Roma, in tutto nove concerti e 450 mila biglietti venduti.
Restano una manciata di ticket da vendere all’ultimo momento, per l’ormai nota policy contro il secondary ticket. Si parte con Cosa succede in città, rivisitato in chiave industrial come l’altro brano ripescato dagli ’80, Fegato spappolato, in omaggio e con citazione ai Metallica (Enter Sandman). Un concerto rigoroso e duro, suoni compatti, momenti di hard rock e ballate struggenti, come Adesso che tocca a me e Stupido hotel; tre i medley: rock (con il mashup di Delusa), elettro-dance e acustico. Novità nella line up con la sofisticata polistrumentista Beatrice Antolini e Andrea Torresani al basso, dopo il malore a Claudio Golinelli durante le prove a Lignano.
Consueti ormai i divieti in occasione dei grandi eventi musicali a Bari: banditi vetro e lattine di alluminio, sia per il pubblico, che per gli esercenti di attività commerciali. Amtab ha predisposto un collegamento diretto da piazza Moro allo stadio e viceversa, senza fermate, con un bus ogni 20 minuti a partire dalle 13.30 e fino alle 2; costo del biglietto di 1 euro se effettuato a terra e 1,50 a bordo.
Dopo Vasco Rossi, Bari accoglierà altri eventi come «Battiti Live», «Notti di Stelle» della Camerata Musicale, «L’Acqua in Testa» e il «Piano Festival» per un’estate che si preannuncia più ricca del solito: «Siamo convinti - conferma Decaro di dover costruire un cartellone estivo importante perché ormai siamo una meta turistica e perché molti cittadini restano in città nei mesi estivi. Stiamo ragionando con la Regione per inserire altri appuntamenti». In chiusura, gli chiediamo se si può sperare in un grande festival estivo come se ne vedono in altre grandi città italiane. «Sì, ci vorrà un po’ di tempo - è la risposta -. Come per il Capodanno o il 6 dicembre, ci diamo una struttura e poi la riempiamo di contenuti importanti».