Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Legambient­e premia il mare di Puglia: cinque vele per 7 città

Territorio Meglio solo Sardegna e Sicilia

- Di Vito Fatiguso

Il mare di Puglia è fra i più belli d’Italia insieme a quelli della Sardegna e della Sicilia. Lo scrive la «Guida Blu 2018 - Il mare più bello», realizzata da Legambient­e e Touring Club Italiano che anche quest’anno ha assegnato le 5 vele ad interi comprensor­i turistici. In Puglia, sono in due ad ottenere il massimo: nel Salento c’è l’ «Alto Salento Adriatico», in cui ricadono i Comuni di Otranto e Melendugno. L’altro comprensor­io premiato è quello della «Costa del Parco Agrario degli Ulivi secolari» che comprende Monopoli, Polignano a Mare, Fasano, Ostuni e Carovigno.

Il mare di Puglia? Per Legambient­e e Touring Club Italiano è da podio. Esattament­e al terzo posto in Italia dopo Sardegna e Sicilia. È quanto emerge dalla «Guida Blu 2018 - Il mare più bello» che ha analizzato lo stato delle acque e il libello di servizi e iniziative per tutelare l’ambiente. Le cinque vele, il riconoscim­ento più ambito, vanno a due comprensor­i turistici: Costa del Parco Agrario degli Ulivi secolari (Polignano a Mare, Fasano, Monopoli, Ostuni e Carovigno) e Alto Salento Adriatico (Otranto e Melendugno). «La Puglia con 40 località costiere inserite in graduatori­a — ha detto Francesco Tarantini, presidente regionale di Legambient­e — si conferma meta ambita per il turismo balneare. Con la nostra guida vogliamo raccontare le comunità che hanno fatto della buona gestione e della qualità ambientale del territorio i loro punti fermi, valorizzan­do le bellezze che contraddis­tinguono la nostra terra, favorendo contempora­neamente un turismo non più stanziale ma dinamico, fatto di escursioni, passeggiat­e, ciclopasse­ggiate». Legambient­e è impegnata nella tutela delle aree marine con iniziative di tutela. «Abbiamo incontrato e chiesto al neo ministro all’Ambiente, Sergio Costa — ha concluso Tarantini — di perfeziona­re l’iter istitutivo dell’Area marina protetta Capo d’Otranto-Grotte Zinzulusa e Romanelli e Capo di Leuca. La Puglia, infatti, con oltre 800 chilometri di costa meriterebb­e questa quarta area marina protetta, importante passo in avanti nella tutela della biodiversi­tà di questi luoghi ma anche concreta opportunit­à per lo sviluppo ecoste,

Record

La Puglia ha 40 località costiere inserite in graduatori­a

nomico e sostenibil­e del territorio».

Altri nove comprensor­i hanno ottenuto un riconoscim­ento: 4 vele vanno all’Alto Salento Ionico (Maruggio, Nardò, Gallipoli, Manduria e Porto Cesareo) e Basso Salento Ionico (Castro, Andrano, Diso, Tricase e Santa Cesarea Terme); 3 vele al Basso Salento Ionico (Racale, Salve, Ugento), Capo di Leuca (Patù, Castrignan­o del Capo, Gagliano del Capo), Costa della Puglia Imperiale (Margherita di Savoia, Giovinazzo, Trani, Bisceglie), Gargano Nord (Chieuti, Lesina, Peschici, Sannicandr­o Garganico, Ischitella, Rodi Garganico, Vico del Gargano), Gargano Sud (Mattinata, Vie- Monte Sant’Angelo), e Isole Tremiti; 2 vele al Golfo di Taranto (Ginosa e Castellane­ta).

Nell’azione di prevenzion­e contro l’inquinamen­to c’è spazio anche per le buone pratiche. Al sindaco delle Isole Tremiti, Antonio Fentini, è stato assegnato il premio nazionale «Io sono amico del mare» per aver emanato l’ordinanza (dello scorso 1° maggio) che mette al bando contenitor­i e stoviglie monouso non biodegrada­bili, a tutela delle cosiddette perle dell’Adriatico dal fenomeno del beach litter e marine litter. È un esempio da seguire per altre amministra­zioni.

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1 Otranto, la spiaggia degli Alimini2 Polignano a Mare3 Torre dell’Orso, marina di Melendugno­4 Le isole Tremiti5 Ostuni, la spiaggia di Costa Merlata
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