Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Dta, dove nasce la cybersecurity
Il Distretto tecnologico aerospaziale lavora sulla ricerca per garantire la sicurezza di reti e infrastrutture dei trasporti
Sono innumerevoli le imprese oggi impegnate nella progettazione di nuovi veicoli dotati di guida autonoma che si pongono il problema della prevenzione o contrasto dei cosiddetti cyber attacks, così come sono molte le istituzioni che si pongono l’obiettivo di garantire la sicurezza delle reti e delle infrastrutture dei trasporti.
Da un lato quindi la cybersecurity può essere un freno allo sviluppo delle attività industriali, dall’altro può essere una minaccia per la sicurezza delle reti di trasporto e quindi delle nazioni. In questo processo di trasformazione della mobilità e delle infrastrutture di trasporto va sempre più rafforzandosi il ruolo delle tecnologie spaziali a sostegno dello sviluppo di soluzioni di guida autonoma e di monitoraggio delle infrastrutture critiche ed è per tali ragioni che crescono sempre più gli investimenti di istituzioni e imprese impegnate a rafforzare le proprie capacità in tema di cybersecurity.
In questo scenario nasce l’accordo sottoscritto tra Agenzia Spaziale Europea, Agenzia Spaziale Italiana, Agenzia per le politiche scientifiche del Belgio e DTA (Distretto tecnologico aerospaziale) che prevede la sperimentazione da parte del DTA delle soluzioni di cyberattacks. L’accordo è stato sottoscritto ad Ostuni (Brindisi) durante il Global Space Economic Workshop Italia del 24 maggio 2018 che ha visto una comunità di innovatori, composta da oltre 200 rappresentanti di alto livello di aziende e istituzioni spaziali e non spaziali di oltre 15 paesi in Europa, Canada e Stati Uniti, discutere della sicurezza informatica per la mobilità.
La collaborazione tra DTA e Aeroporti di Puglia fa sì che l’aederna roporto di Grottaglie divenga il luogo di sperimentazione di tali soluzioni, rafforzandone gradualmente la vocazione industriale e il ruolo di “test bed” per lo sviluppo e sperimentazione di nuove soluzioni aeronautiche. L’attività di sperimentazione dei droni a Grottaglie apre le porte a nuove iniziative attraverso le quali la struttura diventa una base sia per nuove intraprese industriali che per la gestione di servizi a disposizione delle pubbliche amministrazioni. Di fatto lo scalo di Grottaglie si è trasformato in una grande fabbrica, di mo- concezione, in cui si sviluppano attività industriali, di pari passo con attività di ricerca e sperimentazione, e servizi destinati a garantire la sicurezza dei trasporti tra spazio, terra e mare, come nel caso delle attività di cyber security. È stato scelto dal ministero delle Infrastrutture anche come sede di spazioporto, uno dei primi in Europa, per ospitare i voli sub orbitali.
Il DTA si sforza di accompagnare nella fase di realizzazione tali iniziative e di individuarne altre per arricchire il contesto economico e sociale del territorio Negli ultimi tre anni il Distretto ha gestito attività di ricerca e sviluppo su progetti propri, e in collaborazione con i soci (aziende grandi e piccole, università pugliesi e centro di ricerca) per un valore di 80 milioni di euro così suddivisi: 2 progetti di ricerca supportati da strumenti regionali, 11 progetti di ricerca supportati da strumenti nazionali, 4 progetti di ricerca supportati da strumenti comunitari (H2020). Presidente DTA Distretto Tecnologico Aerospaziale Puglia