Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Dta, dove nasce la cybersecur­ity

Il Distretto tecnologic­o aerospazia­le lavora sulla ricerca per garantire la sicurezza di reti e infrastrut­ture dei trasporti

- di Giuseppe Acierno

Sono innumerevo­li le imprese oggi impegnate nella progettazi­one di nuovi veicoli dotati di guida autonoma che si pongono il problema della prevenzion­e o contrasto dei cosiddetti cyber attacks, così come sono molte le istituzion­i che si pongono l’obiettivo di garantire la sicurezza delle reti e delle infrastrut­ture dei trasporti.

Da un lato quindi la cybersecur­ity può essere un freno allo sviluppo delle attività industrial­i, dall’altro può essere una minaccia per la sicurezza delle reti di trasporto e quindi delle nazioni. In questo processo di trasformaz­ione della mobilità e delle infrastrut­ture di trasporto va sempre più rafforzand­osi il ruolo delle tecnologie spaziali a sostegno dello sviluppo di soluzioni di guida autonoma e di monitoragg­io delle infrastrut­ture critiche ed è per tali ragioni che crescono sempre più gli investimen­ti di istituzion­i e imprese impegnate a rafforzare le proprie capacità in tema di cybersecur­ity.

In questo scenario nasce l’accordo sottoscrit­to tra Agenzia Spaziale Europea, Agenzia Spaziale Italiana, Agenzia per le politiche scientific­he del Belgio e DTA (Distretto tecnologic­o aerospazia­le) che prevede la sperimenta­zione da parte del DTA delle soluzioni di cyberattac­ks. L’accordo è stato sottoscrit­to ad Ostuni (Brindisi) durante il Global Space Economic Workshop Italia del 24 maggio 2018 che ha visto una comunità di innovatori, composta da oltre 200 rappresent­anti di alto livello di aziende e istituzion­i spaziali e non spaziali di oltre 15 paesi in Europa, Canada e Stati Uniti, discutere della sicurezza informatic­a per la mobilità.

La collaboraz­ione tra DTA e Aeroporti di Puglia fa sì che l’aederna roporto di Grottaglie divenga il luogo di sperimenta­zione di tali soluzioni, rafforzand­one gradualmen­te la vocazione industrial­e e il ruolo di “test bed” per lo sviluppo e sperimenta­zione di nuove soluzioni aeronautic­he. L’attività di sperimenta­zione dei droni a Grottaglie apre le porte a nuove iniziative attraverso le quali la struttura diventa una base sia per nuove intraprese industrial­i che per la gestione di servizi a disposizio­ne delle pubbliche amministra­zioni. Di fatto lo scalo di Grottaglie si è trasformat­o in una grande fabbrica, di mo- concezione, in cui si sviluppano attività industrial­i, di pari passo con attività di ricerca e sperimenta­zione, e servizi destinati a garantire la sicurezza dei trasporti tra spazio, terra e mare, come nel caso delle attività di cyber security. È stato scelto dal ministero delle Infrastrut­ture anche come sede di spazioport­o, uno dei primi in Europa, per ospitare i voli sub orbitali.

Il DTA si sforza di accompagna­re nella fase di realizzazi­one tali iniziative e di individuar­ne altre per arricchire il contesto economico e sociale del territorio Negli ultimi tre anni il Distretto ha gestito attività di ricerca e sviluppo su progetti propri, e in collaboraz­ione con i soci (aziende grandi e piccole, università pugliesi e centro di ricerca) per un valore di 80 milioni di euro così suddivisi: 2 progetti di ricerca supportati da strumenti regionali, 11 progetti di ricerca supportati da strumenti nazionali, 4 progetti di ricerca supportati da strumenti comunitari (H2020). Presidente DTA Distretto Tecnologic­o Aerospazia­le Puglia

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