Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Evoluzione Gt, il Salento come Maranello
Dal genio di due imprenditori di Depressa e Brindisi è nato il prototipo di un’auto sportiva La prima vettura interamente “made in Puglia“potrebbe presto essere prodotta in serie
Epensare che tutto partì dalla pubblicazione sulla sua pagina Facebook del render di un remake di una Lancia Delta. Quella passione comune, quel disegno di un amico divenne lo spunto per realizzare in chiave moderna un’auto ispirata a un’icona del passato. Difficilmente però, quel giorno, Enrico Cerfeda, 40enne meccanico specializzato di Aprilia ma da tempo residente a Depressa, paesino in provincia di Lecce, ed esperto nel settore automotive e motorsport, avrebbe pensato che si sarebbe spianata la realizzazione per la prima vettura interamente made in Puglia.
Fatto sta che da quella circostanza, datata 2013, furono poste le basi di Evoluzione Gt. «Il primo progetto — racconta — prevedeva la creazione di un modello in scala da presentare al pubblico. Ma mentre creavo il progetto, molte aziende a cui avrei chiesto un supporto tecnico mi palesarono il loro interesse. Il progetto iniziò ad avere una certa eco, guadagnò la copertina di Elaborare e se ne parlò in molte altre riviste. Da lì scoppiò il successo». Decisiva per gli step successivi fu la collaborazione con Luigi Renna, amministratore unico della Rav Aerospace di Brindisi. Il primo contatto avvenne nel Challenger Race a Otranto nel 2013, e da quel momento si sviluppò una partnership vissuta a suon di sfide e ambizioni. Renna voleva diversificare la sua produzione principale di pezzi in carbonio nel settore aerospaziale e colse l’occasione per mettersi alla prova nel compartimento automotive. Fu prodotto un primo prototipo di Evoluzione Gt, che dopo mesi e mesi di lavoro fu presentato a Jesolo nell’aprile del 2016, in occasione del raduno internazionale delle Lancia Delta integrali. A bordo dell’auto furono percorsi tre giri di pista in un silenzio quasi irprenditore, reale, con fiumi di persone a guardarla, a toccarla e a fotografarla. Il progetto fece parlare e divenne il simbolo di un obiettivo intrigante e suggestivo: creare in Puglia un piccolo indotto produttivo delle automobili traendo spunto dal know how del costruttore aeronautico. «La Puglia — prosegue Cerfeda — è terra di nessuno e quando avvii una realtà produttiva puoi far partire il mercato del lavoro. Con l’automobile, poi, hai una marcia in più, crei un piccolo indotto. Spero sia un punto di partenza».
Senza sovvenzioni, con tanti sacrifici, sulla base di una squadra formata da un im- che ha investito denaro e tecnologia e di un tecnico appassionato e sognatore, si stanno ponendo le basi di un percorso avvincente. Al momento il prodotto si trova nella sede di Brindisi, è in sviluppo per la produzione, ci vorranno un paio d’anni per l’immissione sul mercato. Di certo, il prototipo ha possibilità di essere prodotto in serie. La vettura si ispira alla Lancia Delta e per la sua realizzazione si è posta grande attenzione all’innovazione a alle tecnologie ibride. Si è scelta la strada di un nuovo design, dell’innovazione e dell’apertura a orizzonti poco esplorati. E il bello di questo progetto è che ha fatto capire le potenzialità dell’azienda nel settore automotive, spalancando le porte a ulteriori progetti. Due in particolare: un telaio che si sta cercando di sviluppare per favorire la costruzione di molti modelli, anche in altri segmenti, e una supercar, a testimonianza dell’interesse raccolto pure in fette di mercato diverse. Il segno di un’espansione all’insegna del made in Puglia, il frutto di un lungo percorso avviato sin dai primi entusiasmi giovanili. «Sono un appassionato del settore automobilistico — conclude Cerfeda —, ci sto dentro dai primi anni Novanta, da quando iniziavo a battere le prime piste con i kart. Poi ho spostato l’attenzione sull’area tecnica e sulla preparazione di mezzi da corsa. In generale mi piace essere sempre un passo avanti e mi piace che si possa parlar bene della nostra terra. Puntiamo molto su quest’aspetto, Puglia e Salento non hanno nulla da invidiare a nessuno. Anche in Emilia Romagna tutto è cominciato così». Crederci non costa nulla, provarci un po’ di più. Ma sono le sfide più audaci ad aprire la pista dei grandi successi. A Maranello, ad esempio, lo sanno bene.