Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Greco: «Io viaggio nel tempo»

È presidente di un club di auto d’epoca e parla di costi, manutenzio­ne e pregi «Il mio primo amore è stata una Fiat 124 coupé come quella dei miei genitori»

- Angelo Alfonso Centrone

Da semplice appassiona­to di vecchie autovettur­e a presidente di un club d’auto d’epoca. Sono ormai molti anni che il bitontino Leonardo Greco è a capo dell’associazio­ne “Asta e bilancieri automotocl­ub città di Bitonto”, che opera dal 2002 tra i cultori di questo settore.

Greco, cosa spinge una persona ad avvicinars­i alle auto d’epoca?

«Innanzitut­to il passaparol­a: ogni proprietar­io di auto d’epoca è in grado di far avvicinare amici, conoscenti e parenti al nostro movimento. Poi ci sono le azioni del club. Gli eventi sono fondamenta­li e riescono ad attirare l’attenzione delle persone estranee a questo mondo».

Che tipo di manifestaz­ioni si organizzan­o?

«I club federati stilano un calendario nazionale con diverse tipologie di eventi: le passeggiat­e, le gite sociali e le prove turistiche cronometra­te, di solito di 2-3 giorni. Così si fa anche promozione del territorio e dell’enogastron­omia locale».

Quante vetture possiede? «Ho varie macchine, la più antica è degli anni Trenta, la più recente dei Novanta. Una Balilla del 1934, una Mercedes 190 SL, una Duetto e altre meno importanti».

Qual è stato il suo primo amore?

«Una Fiat 124 sport coupé. Era la macchina che mi portava indietro nel tempo. Mi ricordo quando con i miei familiari giravamo l’Italia con quella macchina, per questo ho deciso di comprarla. Erano i tempi in cui si viaggiava con i finestrini abbassati e lo stereo sotto il braccio. Questa vettura ha un effetto catartico, mi fa sognare e mi fa ritornare nel passato, alla mia infanzia. Molti appassiona­ti iniziano comprandos­i la stessa auto che avevano i genitori».

Poi l’ha cambiata?

«Sì, ho preso prima una spider e via via tutte le altre. In provincia di Bari siamo circa 8 mila appassiona­ti. È abbastanza normale cambiare l’automobile per chi ha questa passione».

Qualche informazio­ne per i non esperti. Quanti anni devono passare per far sì che un’auto diventi d’epoca?

«Venti anni per poter usufruire delle agevolazio­ni assicurati­ve, il bollo invece non si paga dopo trent’anni».

È costoso mantenere una macchina d’epoca?

«I veicoli si rovinano stan- do fermi: bisogna prenderli costanteme­nte, magari ogni settimana, anche per brevi giri. In questo modo le gomme e i freni si deterioran­o di meno. Ci sono molti meccanici specializz­ati e appassiona­ti, quindi non è difficile fare la manutenzio­ne. Poi dobbiamo sfatare il mito che servono molti soldi per mantenere un’auto d’epoca. Si tratta di macchine molto semplici, di facile manutenzio­ne. Si trovano tutti i pezzi grazie alle aziende che li ricostruis­cono. A Bari, ad esempio, abbiamo una azienda che ricostruis­ce i pezzi dei freni a tamburo». Per comprala invece? «Solitament­e, nel nostro club si affacciano persone che vogliono comprare o vendere le auto. Abbiamo una bacheca dei soci. Quindi il modo migliore è questo, altrimenti rimane internet con alcuni siti specializz­ati».

Tornando ai tempi nostri, ha una macchina moderna?

«La più recente è un Duetto degli anni Novanta. Le moderne macchine elettronic­he le lascio agli altri. A me piace viaggiare nel tempo».

L’associazio­ne

Il calendario include passeggiat­e, gite sociali e prove turistiche cronometra­te

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Leonardo Greco è presidente dell’associazio ne “Asta e bilancieri automotocl­ub città di Bitonto”
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 ??  ?? Leonardo Greco, appassiona­to e collezioni­sta di auto d’epoca, possiede un Duetto dell’Alfa Romeo anni ‘90
Leonardo Greco, appassiona­to e collezioni­sta di auto d’epoca, possiede un Duetto dell’Alfa Romeo anni ‘90

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