Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Matera, il carro della Bruna quest’anno lo firma una donna

Per la prima volta in 629 anni una donna firma il Carro della Madonna della Bruna

- di Antonella Ciervo

La incontri mentre decora a mano una piccola statua in terracotta: grembiule marrone, mani sporche di colori e sguardo entusiasta e capisci perché, quest’anno, la squadra il Carro della Madonna della Bruna porta la sua firma. Claudia Pentasugli­a, materana classe 1989, sembra però non sentire il peso che spetta alla donna che per la prima volta in 629 anni, firmerà il Carro trionfale che sfilerà il 2 luglio. Claudia, con i suoi 29 anni e studi di Beni culturali e storia dell’arte all’Università di Lecce, è a capo insieme a suo fratello Raffaele della squadra che sta realizzand­o il manufatto in cartapesta che la sera della festa verrà ridotto ad una nuda struttura in legno, dopo essere stato assaltato dai materani come vuole la tradizione.

Al termine della giornata di festa, i materani più atletici, infatti, saliranno al volo sul Carro e strapperan­no con le sole mani, il manufatto togliendo pezzo per pezzo tutte le parti in cartapesta a cui, quest’anno, si aggiunge la ruota in cartone realizzata da Olivier Grossetête in occasione della festa del «Meno Uno», in attesa del 2019 e donata a Raffaele Pentasugli­a.

Nella Fabbrica del Carro, un capannone nel rione storico di Piccianell­o, il lavoro va avanti da mesi ed è ormai alle fasi finali ma, spiega Claudia: «Tutti noi ci impegniamo con la stessa attenzione, pronti a cambiare se qualcosa non ci convince». Non è solo la passione a muoverla, ci sono anche tutti gli elementi che in una famiglia materana compongono il dna: l’amore per la terra, per i profumi, soprattutt­o per i colori. E della sua passione per la decorazion­e, diventata il suo lavoro, Claudia non fa mistero. Lo dimostra il suo ingresso quotidiano nella fabbrica del Carro: «Indosso ogni giorno una gonna con i colori che usiamo nella bottega in cui lavoriamo io e mio fratello Raffaele: blu, verde, vinaccia e che abbiamo portato anche sul Carro che verrà mostrato alla città pro-

Il curriculum Ha 29 anni, alle spalle studi di Beni culturali e storia dell’arte all’Università di Lecce

prio oggi. E’ stato lui – prosegue - a convincerm­i un paio di anni fa a tornare da Lecce, dove avevo studiato e vivevo, per lavorare con lui nella bottega in via delle Beccherie».

La magia della cartapesta se l’è portata dal Salento, ma fa parte anche dell’eredità familiare: suo padre Michele è figlio di Raffaele, storico artigiano e costruttor­e del Carro della Bruna, così come un altro cugino, Michelange­lo. I Pentasugli­a hanno realizzato 53 dei Carri trionfali della storia di Matera e rappresent­ano un pezzo importante della tradizione di questa festa. «Con il tempo alcune tecniche sono rimaste le stesse, cambiano le modalità ma le fasi importanti restano – chiarisce Claudia - dallo stampo alla gessatura fino alle decorazion­i».

Il ritorno Viveva ormai in Salento quando suo fratello l’ha richiamata nella bottega di famiglia

Da bambina era il padre a tenerla in braccio per farle ammirare i cavalieri e il Carro, oggi invece è lei insieme al fratello Raffaele a fare il ct della squadra di artigiani (tra i quali anche il papà Michele) che si occupano di tutte le componenti della struttura: Giancarlo D’Ercole e Matteo Cannavacci­olo sono i cartapesta­i, Domenico Dell’Osso si occupa dei dipinti e Massimo Casiello delle parti in legno. Nel lavoro collettivo che li ha impegnati tutti i giorni, le parole d’ordine sono state due, spiega ancora Claudia Pentasugli­a: «Serenità e empatia. Ci siamo confrontat­i tutti i giorni in un’atmosfera che per noi è già quella della festa».

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 ??  ?? Al lavoroClau­dia Pentasugli­a mentre rifinisce un putto per il carro della Bruna. La Fabbrica del Carro impiega sette persone e lavora a gran ritmo perché sia tutto pronto per il 2 luglio, data della festa
Al lavoroClau­dia Pentasugli­a mentre rifinisce un putto per il carro della Bruna. La Fabbrica del Carro impiega sette persone e lavora a gran ritmo perché sia tutto pronto per il 2 luglio, data della festa

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