Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Foggia in C» Città sotto choc
La città attende con ansia la decisione dei giudici La società aveva scelto Oddo come nuovo allenatore
La Procura federale ha chiesto la retrocessione in serie C del Foggia per i pagamenti in nero ai giocatori rossoneri nelle stagioni passate. La notizia ha scosso la città, che non si aspettava una richiesta così severa. Si aspetta la sentenza.
Foggia sportiva trema. Appena raggiunta un’intesa con Oddo per allenare i rossoneri nella prossima stagione, piomba sulla squadra una tegola che rischia di rimettere tutto in discussione: la Procura Federale avrebbe chiesto la retrocessione in serie C dei rossoneri nel corso del procedimento di giustizia sportiva (svoltosi ieri a Roma) per le presunte irregolarità commesse nelle stagioni 2015-2016 e 2016-2017, che hanno visto coinvolti, oltre al club, 37 tra dirigenti, tecnici e giocatori (parte dei quali avrebbe patteggiato). Ora c’è da attendere la decisione che prenderanno i giudici, ma le richieste della Procura Federale hanno già scosso la città.
Solo quattordici mesi fa decine di migliaia di appassionati affollarono le vie del centro per festeggiare il ritorno in serie B dopo 19 anni di assenza. Oggi, dopo aver conquistato la salvezza sul campo, fino a sfiorare i playoff (nono posto in classifica), quegli stessi tifosi vedono in pericolo la permanenza in serie B. I dirigenti rossoneri scelgono per il momento la comprensibile via del silenzio.
Franco Ordine, foggiano doc, firma de Il Giornale e volto noto delle trasmissioni sportive di Mediaset, ha seguito la lunga (e a tratti nervosa) giornata del Foggia a Roma: «Si tratta di una richiesta a mio modo di vedere abnorme, determinata forse dalla non approfondita conoscenza di tutta la vicenda. La città aveva perso una boccata di ossigeno con la promozione in B e adesso questa decisione può rimetterla in ginocchio». Ordine, nell’ipotesi di eventuale accoglimento delle richieste della Procura Federale, indica quali scenari si potrebbero aprire per restare in B. «In quel caso bisognerebbe puntare le migliori energie sul secondo e terzo grado di giudizio, per cercare di ribaltare la situazione».
Chi ha già vissuto una situazione simile è Gianni Pirazzini, bandiera e storico capitano del Foggia. «Mi torna alla mente l’estate del 1974. Retrocedemmo sul campo ma ci salvammo in serie A per la condanna del Verona all’ultimo posto. Poi venimmo penalizzati anche noi (sei punti, nda) e retrocedemmo in B. Ricordo che appresi la notizia quando già ero in vacanza. Pensai che bisognava ricominciare tutto da zero. Fu una brutta botta. Ecco perché una sanzione del genere creerebbe incognite sul futuro. Dall’inferno della serie C non si esce facilmente. Auspico che la sentenza porti a una sanzione minore».
Pino Campagna, comico foggiano impegnato in questi giorni nel suo tour estivo, usa le stesse parole del capitano. «Non vorrei svegliarmi da questo sogno e ritrovarmi in C», dice con un sospiro. Abbiamo impiegato quasi un ventennio di sforzi e sacrifici per tornare in B e rischia di svanire tutto in un lampo. Vedo grosse nuvole sulla nostra testa». Pino è un innamorato del Foggia e nella sua carriera ha composto diversi inni per i rossoneri. «Vi svelo un aneddoto. Da quando è venuta fuori la notizia della possibile penalizzazione su Youtube sono aumentate le visite di U’prim’anne a Serie A, il video di un brano che pubblicai alcuni anni fa, dedicato alla promozione del 1964 con Oronzo Pugliese in panchina».
Pirazzini
Mi torna alla mente l’estate del 1974. Fummo retrocessi mentre ero già in vacanza. Che botta!
Franco Ordine
E’ una richiesta abnorme determinata forse dalla non approfondita conoscenza della vicenda