Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
I primi risultati del nuovo governo
Non sono un fan del governo pentaleghista. Ma devo ammettere che da quando si è insediato, la mia vita è migliorata almeno per cinque motivi: 1) Una serie di miei ex amici sono ridiventati miei amici; gente che non mi salutava più, adesso arriva persino a cuoricinare i miei post su Facebook; e viceversa! Un primo passo verso l’unità della sinistra; 2) alcune categorie che orientano il consenso politico si sono improvvisamente semplificate. Dall’antinomia simpatico/ antipatico, sono passato a un più rilassante democratico/ antidemocratico. Da spocchioso/ umile, a fascista/antifascista. Da Cnel sì/ Cnel no, a dichiarazione universale dei diritti dell’uomo/ censimento su base etnica. Non vorrei essere troppo ottimista, ma di questo passo tra un po’ potrebbe persino ritornare in auge l’obsoleta antitesi destra/ sinistra. E comunque, scegliere tra stare con quelli che se la prendono con la mafia e quelli che se la prendono con l’antimafia, comporta un netto risparmio di tempo e di veleno; 3) ho finalmente imparato un’ottima scusa da usare quando dico una cazzata. Mando un mio amico in televisione a dire: «Giovanni parlava a titolo personale». Mi perdoneranno tutto; 4) è più di un mese che non sono costretto a leggere sui giornali titoli come «rissa nel Pd», «resa dei conti nel Pd», «battibecco condominiale nel Pd», «sciarratina nel Pd». Certo, potreste obiettare che ciò accade poiché non è buona educazione parlare degli assenti, ma non starei a sottilizzare, in meno di un mese all’opposizione questo mi pare già un ottimo risultato; 5) grazie a Salvini e alla sua quotidiana bulimia comunicativa, ho finalmente capito, su una serie di temi scottanti tipo migrazioni, vaccini, Europa, da che parte stanno i 5 Stelle: da nessuna. Ps: nel caso non vi trovaste d’accordo con le opinioni contenute in questo pezzo, sappiate che è stato scritto a titolo personale.