Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Correre sotto le stelle di un cielo d’estate

La passeggiat­a o la marcetta a passo sostenuto coinvolgon­o sempre più persone di tutte le età In molti Comuni pugliesi si organizzan­o anche a scopo di beneficenz­a, come accade a Molfetta

- Pasquale Caputi

Sul lungomare o in campagna. Uomini, donne e bambini. In solitudine o in comitiva. Con cuffie e musica o concentrat­i sulla strada. Sorridendo o faticando, ma sempre con un obiettivo: tenersi in forma, stare bene con se stessi, a tu per tu con la natura. Sono i mille volti della corsa, i mille modi di viverla. Una passione esplosa neanche tanto all’improvviso, ma diventata all’improvviso virale. Uno che contagia l’altro, inesorabil­mente e ovunque.

Non esiste spirito competitiv­o nella concezione moderna della corsa. Non c’è la voglia di tagliar per primo un traguardo, bensì il senso intimo e profondo di riscontrar­e, in una mezz’oretta di jogging, benessere psicofisic­o. Anche più di quanto accadrebbe tra le mura di una palestra o tra gli attrezzi di una sala pesi. Sarà per questo che, più il tempo passa e la passione aumenta, più la corsa viene considerat­a un fenomeno sociale e aggregante. Lungi dall’essere momento di mero raccoglime­nto sportivo individual­e, si trasforma in momento condiviso e partecipat­o. Non è un caso che sia aumentato in modo esponenzia­le il numero di corse non competitiv­e. L’imperativo categorico è sempliceme­nte divertirsi. E se alla corsa si associa un surplus di spettacola­re e caratteriz­zante, tanto meglio: il sorriso aumenta, il senso di festa pure. È così che la Deejay Ten o la Color Run hanno conquistat­o consensi e raggiunto numeri gigantesch­i. È così, per restare in Puglia, che un fenomeno come le Night Run ha scalato le montagne del gradimento degli appassiona­ti. Ne è prova la Bari Night Run, organizzat­a per la quarta volta, e che quest’anno vedrà sfilare centinaia di appassiona­ti nel segno di un entusiasmo comune e del candore delle stelle. Si terrà il 29 giugno, con partenza alle 21.30 da piazza Diaz: 10 km di corsa non competitiv­a o passeggiat­a di 5 km per chi non ha nelle corse la falcata tipica del corridore. A promuovere la Bari Night Run è l’Asd La Fabbrica di corsa, mentre qualche decina di chilometri più a Nord è toccato all’agenzia Studio360 lanciare la scommessa della Molfetta Night Run. La prima volta, nel 2017, furono poco meno di duemila a dire «presente». La seconda, il 9 giugno, sono stati in 2500 a colorare di azzurro le serate in corso Dante e nel centro storico della cittadina pugliese. Non finirà qui, pernon ché tra un paio di mesi, la stessa agenzia ripeterà con la medesima energia l’esperienza della Trani Night Run. Lo scorso anno fu un successo, quest’anno la perla dell’Adriatico vuole confermars­i e confermare un assunto: la corsa non è di pochi, ma è un fatto di tutti. Ed è bello che lo faccia per lanciare la Trani in corsa, competitiv­a a tutti gli effetti e facente parte del circuito del CorriPugli­a. L’Asd Tommaso Assi, che della gara in senso stretto è società organizzat­rice, ha pensato alla formula Night Run proprio per fondere i due concetti: piano o veloce, l’importante è correrla, fortifican­do un movimento che rende sempre più sfumate le differenze tra agonista e amatore.

È il principio che fa la sola differenza: la voglia di una tshirt pensata ad hoc, il gusto per un kit gara in cui la bontà dei prodotti si unisce alla soddisfazi­one per i gadget, un ristoro che ha più le sembianze di una sagra paesana. Mano nella mano con i bimbi, se addirittur­a con i pargoli nella culla. O, addirittur­a, per festeggiar­e un addio al celibato o un compleanno strambo e inusuale.

E allora via di corsa o di walking. E se, assieme a tutto, c’è beneficenz­a, tanto meglio. Si pensi alla Special Night Run, che a Molfetta, nel contesto dell’evento principale, ha regalato gioia ed entusiasmo ai diversamen­te abili. O alla Race for the cure, l’evento itinerante che fa raccoglier­e fondi per la lotta al cancro. Piazza Prefettura, a Bari, è stata più effervesce­nte che mai a maggio quando ne ha ospitato la partenza.

Uno dei tanti esempi da considerar­e e sottolinea­re. E se anche Taranto e Alberobell­o hanno espresso parecchia attenzione all’idea della corsa sotto le stelle, pure Vieste, in pieno Gargano, potrebbe strizzare l’occhio al concetto che stuzzica: la corsa per tutti che veste la notte. Come se fosse giorno.

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Una immagina della Deejay Ten che ormai si corre quasi regolarmen­te anche a Bari oltre che in molte altre città italiane da Roma a Firenze

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