Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La Puglia trincea del centrosinistra
Ballottaggi, Pd e alleati conquistano dieci Comuni su undici. Centrodestra a picco Emiliano: «Unica regione dove vinciamo». Ma esplode la polemica sulle sue scelte
Il centrodestra conquista solo uno degli 11 Comuni impegnati nel ballottaggio: gli altri 10 vanno al centrosinistra (tradizionale) oppure alla sinistra opposta a coalizioni imperniate sul Pd (come Conversano e Francavilla). Il governatore Emiliano esulta: «Siamo l’unica Regione nella quale il centrosinistra ha saputo prevalere». Lo accusano i socialisti: «Un funambolo, si era schierato coi perdenti».
Il centrosinistra tira un sospiro di sollievo e si gode la vittoria nella gran parte degli undici Comuni al ballottaggio. Spiccano, per dimensione, i casi Brindisi (unico capoluogo) e di Altamura. Ma notevoli sono pure i successi ad Acquaviva, Conversano, Noci, Oria. L’unico Comune conquistato dal centrodestra è San Nicandro Garganico.
Resta un dato incontrovertibile, valso per il ballottaggio così per il primo turno di 15 giorni fa: la «faccia» e soprattutto la «storia» dei candidati ha fatto premio su varie contingenze politiche più o meno locali. In altre parole: hanno vinto quasi sempre la credibilità del candidato sindaco e il suo radicamento nel territorio, fattori combinati talvolta con le divisioni intestine al centrodestra. È il caso di Brindisi e di Altamura, ma pure di Acquaviva.
Nel capoluogo messapico Riccardo Rossi, ricercatore Enea senza tessera di partito, ha vinto a capo di un largo centrosinistra. Nel ballottaggio è riuscito a ribaltare i rapporti di forza manifestatisi 15 giorni fa con Roberto Cavalera, espressione di FI. Rossi, protagonista di numerose battaglie sociali e politiche, è stato avvantaggiato dalle divisioni inconciliabili nel centrodestra. Il terzo arrivato al primo turno, Massimo Ciullo (Lega, Nci, Fdi), non ha fatto dichiarazioni di voto a favore di Cavalera. E, sia pure nel calo dell’affluenza, non è da trascurare l’eventuale apporto del voto grillino (lasciato libero dai dirigenti M5S).
Ad Altamura ha prevalso Rosa Melodia, anche lei, come Rossi a Brindisi, protagonista di lotte per la città. Ex Pd, ha guidato uno schieramento di liste dal forte impegno civico: il centrosinistra torna al governo dopo 17 anni e l’elezione di un’altra donna (nel 2001 la sindaca Rachele Popolizio). Al ballottaggio Melodia ha sconfitto Giovanni Saponaro, espressione di liste civiche riconducibili a Gianni Stea e Massimo Cassano (forzisti in dissidio con la linea del partito di Bari). Con loro era schierato Luigi Lorusso, vicino all’assessore regionale Gianni Giannini e in passato esponente della “Puglia con Emiliano” (una delle civiche guidate dal presidente della Regione). Il governatore smentisce di aver fatto accordi con l’area Stea-Cassano (secondo la sua tendenza a stringere accordi con esponenti esterni al centrosinistra) e di aver reso dichiarazioni di voto a favore di Saponaro.
Emiliano, al contrario, rivendica la vittoria del centrosinistra. «Siamo l’unica Regione - dice da Mosca - nella quale il centrosinistra, sia pure nelle sue varie forme, ha saputo prevalere in modo schiacciante sia sul Movimento 5 Stelle sia sul centrodestra, portando a casa una vittoria per 10 a 1 (ma non c’erano 5 Stelle al ballottaggio, ndr). Questo è il frutto della libertà di ciascuno, del fatto che la Puglia non ha ricette precostituite e non ha imposto candidati calati dall’alto. Il modello pugliese si afferma in Italia come l’unico modello alternativo ai populismi estremisti che in questi giorni ci stanno preoccupando moltissimo».
Gli ribatte a tono Adolfo Morante, vice segretario pugliese del Partito socialista: «È il solito Emiliano. Il suo mal-
Emiliano I ballottaggi dimostrano che qui i candidati non calano dall’alto
Adolfo Morante Il governatore è maldestro nel tentativo di attribuirsi il successo delle liste di coalizione
Ribaltoni Da Altamura a Brindisi rovesciate le indicazioni emerse al primo turno
destro tentativo di attribuirsi il successo delle liste di centrosinistra non soltanto tenta di nascondere i funambolismi della vigilia - che lo hanno portato a sostenere candidati perdenti ad Altamura, Brindisi, Bisceglie e Conversano - ma lo spingono a mettere il cappello sulle liste civiche, considerate da lui come futuro pacchetto di mischia per le Regionali. Procedendo in questa maniera, il centrosinistra e il Pd arriveranno alla scadenza in totale disarmo».
Tra gli altri risultati vanno segnalati i successi dell’uscente Davide Carlucci ad Acquaviva (anche qui centrodestra diviso); di Domenico Nisi a Noci; di Giuseppe Nitti (civico di centrosinistra senza Pd) a Casamassima; di Giuseppe Colonna (coalizione civica, ispirazione centrosinistra) a Mola. Vince la Sinistra contro coalizione imperniata sul Pd a Conversano (Pasquale Loiacono con Leu, socialisti e civiche batte Pasquale Gentile) e a Francavilla Fontana (Antonello De Nuzzo prevale sull’uscente pd Maurizio Bruno). Vittoria del centrosinistra a Oria (eletta Maria Lucia Carone). A Bisceglie, data in pasto a 29 liste civiche, vince Angelantonio Angarano, ex Pd accompagnato da esponenti moderati non di centrosinistra. A Sannicandro Garganico l’unico successo del centrodestra (vince Costantino Ciavarella). Vittoria che si aggiunge ai sindaci di Monopoli e Barletta, già conquistati al primo turno.
«A Brindisi, Altamura, Acquaviva e Francavilla - commenta il segretario di Sinistra italiana, Nico Bavaro - vincono i candidati che hanno proposto un’alternativa vera, contro improbabili “fronti repubblicani” e contro il trasformismo delle coalizioni larghe. Hanno badato a raccogliere consenso sui progetti piuttosto che reclutare portatori di voti: una vera alternativa che si deve replicare anche alla Regione». A Emiliano sono fischiate le orecchie.