Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Non solo samba E Rosalia canta il suo «Tempo»

- Di Fabrizio Versienti

Torna a incidere Rosalia De Souza, la cantante brasiliana di casa in Puglia. E lo fa con una nuova maturità: bossa asciugate d’ogni manierismo, «dove le note non coprono i sentimenti». E’ il Tempo della consapevol­ezza, insieme a uno straordina­rio gruppo di jazzisti.

Rosalia De Souza è brasiliana di nascita, ma certo un po’ pugliese lo è diventata negli anni trascorsi a Bari, ai tempi del Fez, e ora a Lecce, dove da qualche tempo ha eletto residenza. La sua cifra musicale è un peculiare miscuglio di radici carioca (samba, bossa) e di apertura al mondo, coltivata negli anni trascorsi a Roma e nei concerti dati in tutta Europa. Nel tempo, la giovane e sensuale cantante del Quintetto X è diventata un’interprete matura e ricca di sfumature. Quasi a sottolinea­re il concetto arriva ora (su etichetta Nau) un nuovo album, il quinto, che s’intitola proprio Tempo: un modo per fare i conti con le esperienze accumulate, le cose lasciate indietro, le ferite, le consapevol­ezze. D’altronde, basta ascoltare Rosalia che canta O que será, il classico di Chico Buarque al centro della scaletta del disco, per familiariz­zarsi con questo nuovo senso del tempo. E’ una versione per sola voce e pianoforte; alla tastiera Umberto Petrin, musicista di straordina­rio talento poetico e musicale, che si muove tra esperienze vicine alla letteratur­a e all’arte (su Beuys, oppure con Benni e Hirschman) e il mondo del jazz (con Trovesi, ad esempio). Qui il rapporto simbiotico con la De Souza lo rende un assoluto protagonis­ta del disco; e certo va diviso tra loro due il merito se una canzone ascoltata mille volte, in tutte le lingue del mondo, riesce a suonare ancora diversa, nuova ed emozionant­e. Gli altri brani sono tutti originali: alcuni in brasiliano, bossa nova mai sopra le righe, intensa e asciutta, «dove le note non coprono i sentimenti» (Só para você,A tela, Chovendo no molhado). E alcuni in italiano, che danno fondo a suggestion­i diverse, ad articolazi­oni tra il cantautora­le, il progressiv­e e il jazz tanto intriganti quanto inedite nella proposta musicale di Rosalia De Souza (La città del nulla, Vivi in me). Petrin si alterna al pianoforte ad Antonio De Luise, mentre Sandro Deidda suona sax tenore e flauto; la ritmica, splendida, è formata dal veterano Aldo Vigorito al contrabbas­so e dal leccese Dario Congedo alla batteria, che scivola sul tempo con rara eleganza. Il progetto ha avuto un debutto live a Lecce. Domani a Polignano (Cala Paura, ore 21) nuova vetrina per De Souza e il suo gruppo all’interno del festival «Bari in Jazz».

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