Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Per il vino dei campioni Cordella punta su Russo, il «tatanka» della boxe

- Salvatore Avitabile

Fabio Cordella non è solo un manager calcistico (è stato anche direttore sportivo dell’Honved di Budapest) ma anche un produttore di vino. Tra Copertino e Novoli, nel Salento, Cordella gestisce un’azienda di famiglia. E ha un sogno nel cassetto: produrre i vini dei campioni. Bottiglie con le etichette firmate dai grandi dello sport.

Nel corso degli anni il manager-imprendito­re ha incassato il sì di Buffon, Sneijder, Ronaldinho e Zamorano. Ora è la volta di Clemente Russo, il pugile casertano che si sta preparando per le Olimpiadi di Tokyo del 2020. A Milano, ieri, sono state presentate le tre tipologie di vino che verrà prodotto in Puglia con il nome del campione sportivo. Dice Cordella: «L’idea è venuta pensando alla squadra dei miei sogni e il progetto prosegue, il prossimo volto sarà quello del grande difensore Vincent Candela». La passione per il vino di Clemente Russo, detto «la speranza bianca del pugilato», viene invece dal padre che lo produce da sempre, ma solo per la sua famiglia. Così è avvenuto l’incontro tra Russo e Cordella per iniziare a produrre tre diverse tipologie: uno Chardonnay che passa in barrique, un Primitivo rosato e un Salento Rosso blend di Negroamaro e Primitivo. Le etichette sono dedicate a Clemente Russo, alla moglie Laura e alla figlia Rosy. «In questa squadra indosserei volentieri il numero 5 se dovessimo scendere in campo, a calcio, un po’ me la cavo. Mi sono avvicinato al vino con mio padre che indovinò un blend molto buono tra Primitivo e Montepulci­ano coltivato in Puglia. Mi piacciono vini duri, con una precisa fermezza. Sono un buon bevitore e mi sono affidato a Fabio Cordella».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy