Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il mare non si vede, ma c’è
Alle spalle del porto di Trani un ristorante specializzato in crudo e pesce
Il magnifico porto di Trani è proprio alle spalle, e davanti si apre la bella piazza Plebiscito, con i suoi austeri palazzi signorili e il verde intenso della villa comunale sullo sfondo. Ci troviamo all’ingresso del ristorante Pescandalo, che in quel verde sembra volersi rispecchiare con il suo ameno dehors circondato da alberi e piante (foto 1). Mentre all’interno dominano moderni toni d’arredo, che creano un piacevole contrasto con l’antichità delle mura e sono distribuiti attraverso due simpatiche e insolite salette. Da un lato i tavoli da due o quattro coperti, forse un po’ troppo ravvicinati, dall’altro il tavolo sociale, creato per coloro che desiderano consumare un pasto veloce conversando con gli altri avventori.
Altrettanto insolito è il nome che i padroni di casa, Pasquale Crocetta in sala e Vito Corposanto ai fornelli (foto 2, da destra), hanno deciso di assegnare alla loro attività. Si tratta di una sorta di crasi tra le parole pesca e scandalo che vuole ironicamente giocare sul doppio senso, perché qui non c’è nulla di scandaloso, al contrario ci si lascia sedurre dalla meravigliosa freschezza e dall’ottima qualità di tutti i prodotti ittici. A partire da un superbo crudo, non soltanto di cozze, ostriche e ricci, ma anche di scampi di Molfetta e di gamberi di Gallipoli. A chi non ama il crudo viene offerto un ampio panorama di antipasti, che oltre alla bontà delle materie prime hanno in comune la leggerezza mediterranea della linea di cucina.
Ne è un esempio la deliziosa insalata di mazzancolle ( foto 3) con caroselli, pomodori, fagiolini e rucola, che sapientemente precede il gusto più deciso del polpo grigliato su schiacciata di patate con pomodorini e cialda croccante; o gli aromi più sofisticati dello spiedino di gamberi bianchi in crosta di mandorle su caponata di verdure. Un’apprezzabile linearità di fondo si registra anche nelle altre portate, con soluzioni che tendono a non coprire i profumi del mare, come dimostrano tanto la pasta alla chitarra all’aneto con scorza di limone e ombrina, quanto il filetto di rombo in panure di limone, e il pescato del giorno con cozze, pomodorini e capperi. Il tutto con il valore aggiunto di un servizio di impeccabile professionalità. La selezione enologica è interessante e si muove in ambito regionale, nazionale ed estero, con un conto di circa 50 euro esclusi i vini.