Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Biancorossi iscritti Rebus pagamenti
Non ci sono certezze però sul versamento di ritenute e contributi. Sì allo stadio ancora per un mese
Sospiro di sollievo per il BARI Bari? Si può stare tranquilli dopo l’arrivo della seconda scadenza di questa caldissima estate biancorossa? È quello che sperano tutti i tifosi, alle prese con i dubbi delle ultime settimane legati prima al pagamento degli stipendi, poi al versamento dei contributi Inps e delle ritenute Irpef, quindi dell’esibizione della documentazione necessaria per l’iscrizione. Parliamo soprattutto della fidejussione da 800mila euro che attendevano in Lega entro la giornata di ieri per chiudere un iter mai come quest’anno tribolato per molti club. Ebbene, da quanto risulta al Corriere, la società avrebbe presentato la documentazione necessaria per formalizzare l’iscrizione. Tutte le società di B, eccetto il Cesena, avrebbero fatto lo stesso, compreso il Foggia, l’altra pugliese che non vive ore facili. Ora toccherà a Deloitte e Covisoc accertare il regolare adempimento degli obblighi, con particolare riguardo al versamento dei contributi Inps e delle ritenute Irpef del trimestre marzoaprile-maggio.
Tutto sarà più chiaro nelle prossime settimane, a partire dalla prossima, quando dovrebbe tenersi l’assemblea della Figc per entrare nel merito di ogni documento. Di certo dal Bari non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale e anche ufficiosamente non trapelano certezze assolute. Da fonti vicine alla società emerge fiducia, ma dopo il precedente che è costato la recente penalizzazione, prudenza e condizionali sono ancor più d’obbligo.
Sempre il condizionale, ma rafforzato da conferme solidissime, è giusto utilizzare sulla questione allenatore. Salvo sorprese derivanti dal prossimo colloquio diretto (tra martedì e mercoledì), dovrebbe essere Mauro Zironelli, ex tecnico del Mestre. Profilo giovane e di prospettiva, è considerato ideale per ripartire con un gruppo giovane e rampante, da valorizzare per generare entusiasmo e vincere lo scetticismo. A colpire positivamente è anche l’atteggiamento tattico sbarazzino e offensivo. È lui in cima ai desideri di Sogliano, e arrivano pure indiscrezioni sul contratto (firmerebbe un accordo annuale). Più defilata le posizioni di Zanetti, guida del Sudtirol.
Senz’altro più certezze riserva la questione stadio. Dopo il rinvio della discussione circa il ritiro del bando quinquennale per la gestione del San Nicola, arriva il turno della proroga della convenzione per il suo utilizzo. Ebbene, la giunta ha deliberato nella serata di giovedì la prosecuzione per un altro mese della concessione. «Un atto che ritengo illegittimo – contesta Irma Melini, consigliera di minoranza – che insegue i desideri di Giancaspro e che attende che ricapitalizzi per vantare un’altra concessione contra legem. La verità? Stiamo distruggendo lo stadio San Nicola con la scusa che dobbiamo assecondare la tifoseria, senza aver mai spiegato alla tifoseria che lo Stadio o è manutenuto da un privato interessato come ad esempio la FC Bari o i soldi deve metterli il Comune proprietario dell’immobile».
La durata breve della proroga è conseguenza del clima di incertezza sui fatti societari. Prima di prendere una decisione definitiva, l’amministrazione vuol vederci chiaro e capire se e come Giancaspro risolverà la situazione di stallo. Inutile, è il ragionamento della giunta comunale, prendere provvedimenti a lungo termine che possano essere smentiti nel breve dall’evidenza dei fatti. Entro il 6 luglio, infatti, c’è un aumento di capitale da completare. Giancaspro avrà il dovere di riempire le casse del club con 4,6 milioni di euro (in realtà, considerando i versamenti in conto futuro aumento di capitale, la liquidità necessaria sarà di circa la metà). Qualora non dovesse riuscirci, toccherà a Paparesta risolvere l’impasse. L’ex presidente biancorosso sarebbe pronto a ripianare le perdite, previa verifica dei conti. Secondo lui infatti il «rosso» sarebbe superiore a quello delineato (5,3 milioni). Da qui la richiesta, formalizzata nel corso dell’assemblea, di convocare un’ulteriore riunione per approfondire la cosa. Richiesta non accolta però da Giancaspro.
Se nessuno dei due dovesse concludere l’operazione, a ogni modo, la situazione del Bari sarebbe amara. Certo, i più ottimisti confidano nel fatto che, pagati emolumenti e contributi, sia difficile prevedere un finale diverso da quello positivo. Ma in un momento di così scarse certezze prevalgono i piedi di piombo e la speranza.
L’allenatore
La prossima settimana incontro con Mauro Zironelli (ex Mestre) per succedere a Grosso