Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
In centro saldi camuffati Prime multe e polemiche
Qualcuno ha già pagato un conto salato nella centralissima via Sparano. Duemila euro di multa dagli agenti della polizia locale per aver sfidato le regole, anticipando di oltre dieci giorni la data ufficiale con scritte e cartellini riportanti chiaramente la dicitura «saldi». Altri invece si sono rifugiati nel solito escamotage: messaggi in codice sulle vetrine con loghi e numeri accattivanti per lasciar intendere la possibilità di sconti direttamente alla cassa.
Mancano meno di sette giorni all’avvio, ma in Puglia già si respira aria di saldi estivi. Da calendario si inizia sabato 7 luglio e si chiude sabato 15 settembre, ma da Foggia a Lecce passando per Bari sono già tantissimi i commercianti che hanno deciso di giocare d’anticipo. In una sorta di corsa contro il tempo. Il sistema è sempre lo stesso: dal classico messaggino sul cellulare ai clienti più affezionati sino alle vetrofanie e ai cartelli colorati che, senza mai citare la parola (ancora vietata) «saldi», rimandano a sconti e promozioni da scaffale.
A Bari in tutto il quartiere murattiano sono diversi i negozi allestiti con questo sistema e con frasi del tipo «abbiamo fatto 30 facciamo 31», «tutto 20», «promozioni fino al 50» o in alcuni casi organizzando uno speciale «summer black friday», un venerdì da sconti pazzi e imperdibili.
«Forse sarà l’effetto Papa Francesc» spiegano alcuni commercianti rimandando alla visita del pontefice prevista sabato mattina a Bari proprio in concomitanza con l’inizio ufficiale dei ribassi estivi. E tra chiusure al traffico, altissimi dispositivi di sicurezza e zone off limits su tutto il lungomare, nel quadrilatero murattiano stile fortino si teme una partenza di acquisti al rallentatore. «Far iniziare qui i saldi prima del resto della Puglia non era possibile per ovvie ragioni normative e di concorrenza. In ogni caso la visita papale sarà non solo un momento di intensissima fede, ma anche un’occasione per tutto l’indotto turistico e commerciale. L’arrivo di circa 170mila persone avrà ricadute positive» assicura l’assessora allo Sviluppo Economico del Comune di Bari, Carla Palone.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche le associazioni di categoria che parlano di «opportunità», nonostante le divergenze della vigilia tra chi spingeva per un anticipo dei saldi, almeno a Bari, e chi invece per una conferma di date. «Eventi come l’arrivo del Papa nella stessa giornata dei saldi – spiega Benny Campobasso presidente di Confersercenti Puglia – creano molto interesse. Le nostre previsioni parlano di un flusso turistico in crescita. La prima settimana di saldi andrà bene perché restano ancora un momento atteso dai consumatori, non sono affatto superati. Anzi, non a caso per la prima volta in quasi tutte le regioni si inizia nella stessa data ed è un fatto positivo».
Per le stime sulla spesa media dei pugliesi Federmoda rimanda agli ultimi dati invernali: 230 euro a coppia. «Un dato che però può variare visto che la merce estiva costa meno, senza dimenticare le altre spese del periodo come rincari delle bollette e prenotazioni dei viaggi», osserva Carlo Saponaro presidente di Federmoda provinciale Bari. «Papa Francesco? Lo accogliamo a braccia aperte».
Per saldi chiari e sicuri i consigli sono sempre gli stessi. «Diffidare di quei negozi che da subito propongono abbattimenti esagerati del 50-70 per cento – avverte il direttore di Confcommercio Puglia, Giuseppe Chiarelli -. Sono saldi sospetti perché nella prima settimana si viaggia sempre verso il 30 per cento. Su ogni capo deve esserci la tripla dicitura del cartellino: prezzo iniziale, saldo applicato e prezzo finale. I cambi merce? Solo nel caso di capi fallaci». «Meglio poi – aggiunge – rivolgersi ai negozianti di fiducia per un saldo vero e chiaro».