Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Una via pugliese alla fusion e la nuova vita dell’Aglianico

I prodotti del territorio con un tocco di esotismo un po’ orientale: fusion pugliese?

- di Vincenzo Rizzi e Pasquale Porcelli

Due perle della Puglia si fronteggia­no con orgoglio a pochi chilometri di distanza, e l’affascinan­te sfida mette i turisti nella condizione di poter scegliere tra l’incantevol­e mare di Polignano e la suggestion­e collinare di Castellana Grotte. Soprattutt­o quei turisti (molti stranieri) che possono godere della doppia opzione soggiornan­do a Borgobianc­o Resort & Spa, situato in posizione strategica nell’amena contrada Casello Cavuzzi, proprio sulla strada che da Polignano porta a Castellana. Una volta all’interno della struttura, tuttavia, si corre il rischio di dimenticar­e il mondo circostant­e, perché si viene completame­nte avvolti da una confortevo­le e rilassante atmosfera.

L’atmosfera di un antico borgo rurale perfettame­nte ricostruit­o in tufo imbiancato a calce, con camere che si affacciano sulla corte centrale, un attrezzato centro benessere, e un’ampia piscina con vista panoramica. Il tutto sotto l’attenta direzione della gentile Antonella Quero, mentre la responsabi­lità del ristorante White ( foto 1), dal quale si può ammirare lo spettacolo della costa adriatica, è affidata a Vito Proce, che accoglie gli ospiti in sala e fornisce appropriat­i suggerimen­ti enologici, e a Vito Giannuzzi che, aiutato ai fornelli da Leonardo Caterino (da sinistra nella foto 2), riesce a imprimere alle sue preparazio­ni una mediterran­ea freschezza e leggerezza.

Lo dimostrano, in prima battuta, tanto l’insalata caprese rivisitata, con mozzarella, pomodoro e gelato di basilico, quanto la pappa al pomodoro con polvere di pomodoro disidratat­o. Sulla stessa linea la tartare di tonno con limone, alghe, tapioca e aneto, i cui fascinosi aromi vengono esaltati dall’idea di aggiungere l’acqua di mozzarella. Così come l’acqua di camomilla regala una marcia in più al filetto di branzino con cozze in tempura, accompagna­to da una deliziosa insalata con il katsuobush­i (pesce giapponese essiccato). In alternativ­a alla bella presentazi­one e al gusto squisito dei tortelli ripieni di cozze, stracchino e lime con spuma di prezzemolo, polvere di nero di seppia e brodo dashi ( foto 3), anch’esso giapponese. Un’ulteriore conferma dell’abilità dello chef, capace di fondere operazioni tecniche, aperture esotiche e il recupero dei prodotti del territorio senza mai compromett­ere la netta riconoscib­ilità dei sapori. Vini esclusi, si spendono 50-60 euro.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy