Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Viva Festival, è boom Parola di main sponsor
De Meo (Seat) sostiene la vetrina della musica elettronica in Valle d’Itria
Èpugliese un po’ per scelta un po’ per amore. È nato a Milano da genitori che, lasciata la Puglia, negli anni ’60 si sono trasferiti al Nord. Dopo aver conseguito la laurea in Bocconi ha girato il mondo. Ma poi, a un certo punto della sua vita, come tutti quelli costretti a vivere da nomadi nella lunga scalata del successo, ha sentito il bisogno di eleggere una sua dimora, di individuare una terra che lo facesse sentire a casa. Ed è stato allora che ha convinto sua moglie ad acquistare una casa in Valle d’Itria e diventare uno dei maggiori supporter motivazionali di un segmento di giovani che negli anni ha dimostrato che si può fare qualità qui nel tacco d’Italia, e che lo si può fare anche attraverso la musica.
Oggi Luca de Meo è il numero uno di Seat mondo; è a suo agio se si snocciolano numeri legati al mondo dell’automotive, ma sostiene progetti a sostegno della Puglia. «E’ una delle zone più dinamiche del sud Italia, qui vedo cose positive – commenta in una call dall’headquarter di Seat a Martorell in Spagna – soprattutto se penso al valore dei pugliesi in giro per il mondo e alla capacità di valorizzare le tradizioni, dall’artigianato a tutto il comparto sartoriale o agroalimentare » . De Meo, una vita da manager, passando da Fca al gruppo Audi, a un certo punto della sua vita ha deciso di sostenere uno dei festival musicali che posizionano di diritto Locorotondo nel panorama della musica elettronica internazionale, il Viva. «Si tratta di una forma di mecenatismo culturale che vede sempre più le grandi aziende colmare il vuoto dei fondi pubblici, sempre in un’ottica di posizionamento, cercando di sollecitare una maggiore integrazione e di spingere sul motore dell’ambizione. I festival musicali ormai sono una piattaforma di comunicazione consolidata».
Ne è prova a Barcellona la partnership tra Seat e il Primavera Sound, il primo vero grande festival urbano al mondo. A Locorotondo, con Audi e altri main sponsor di levatura internazionale, si punta a creare una piattaforma comunicativa che in estate diventa quasi strategica, con una evidente ricaduta economica per tutto l’hinterland. «E pazienza se qualche abitante si lamenta del caos», chiosa De Meo. Qui, intanto, è in atto un percorso di promozione globale che nel linguaggio della musica rende la Valle d’Itria il centro del mondo. E sarà proprio Martina Franca ad ospitare i dirigenti internazionali di Audi per una cena che parlerà di territorio. E in tocque bianca, neanche a dirlo, lo chef Martino Ruggieri, altro esempio di autentico talento made in Puglia.
Strategie
Dopo Primavera Sound a Barcellona, la casa automobilistica spagnola investe l’Italia
E sentimenti
Conta qualcosa anche la personalità del manager: milanese ma di genitori pugliesi