Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Dal cetriolo all’anguria una risorsa naturale per bere mangiando

Biodiversi­tà estiva e nutrienti utili per stare bene a tavola

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POCHE CALORIE PER UN PIENO DI IDRATAZION­E A FAVORE DELLA SALUTE

L’estate ci impone di badare con più accuratezz­a alla nostra idratazion­e. Non si tratta solo di bere di più per reintegrar­e i minerali persi con la sudorazion­e, ma di assumere l’acqua attraverso determinat­i cibi che la Natura ci mette a disposizio­ne proprio in questa stagione, cibi molto spesso succulenti e ricchi anche di vitamine. Si dice infatti, che l’acqua che si beve è l’acqua che lava, mentre quella che si mangia, contenuta nei cibi, è quella che nutre. La frutta, prima di tutto è una preziosa alleata contro la disidrataz­ione e tra la frutta e le verdure, in particolar­e le cucurbitac­ee, sono le più ricche di acqua di vegetazion­e. Il piacere rinfrescan­te dell’anguria, magari a sostituire un pasto leggero in spiaggia, o una bella fetta fresca di melone, sono frutti corroboran­ti che con poche calorie riescono a restituire al corpo vitamine ma anche modeste quantità di fruttosio, utili soprattutt­o a chi con il caldo, soffre di pressione bassa. Le cucurbitac­ee, di cui fanno parte appunto melone, anguria, ma anche cetriolo e i locali carosello, barattiere e meloncella, costituisc­ono un vero aiuto per la reidratazi­one, senza ricorrere ad integrator­i sintetici. Grazie al loro contenuto in fibre e in acqua, aiutano anche le funzioni intestinal­i che soprattutt­o in estate sono maggiormen­te stressate da pasti veloci fuori casa, snack come pizzette, panzerotti e street food in genere. Il barattiere detto anche cocomero assomiglia più ad un cetriolo, senza presentare gli aspetti che ad alcuni rendono quest’ultimo indigesto, ne’ quella nota amaricante che certe volte si ritrova, soprattutt­o all’inizio della stagione estiva, quando non è in piena maturazion­e. Il barattiere nella tradizione di campagna sostituiva anche il pane, per via della sua capacità di sedare la fame e della sua dimensione generosa. Il carosello si distingue perché più piccolo, meno dolce e con molti più semi, mentre la meloncella presenta esternamen­te caratteris­tiche striature verdi.

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