Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Accoglienza e genuinità Il turismo rurale piace
Sono 510 mila le presenze annue registrate nelle aziende pugliesi con un volume d’affari di 15 milioni di euro
L’agriturismo in Puglia sta garantendo un notevole supporto all’andamento complessivo del settore turistico, con l’offerta di servizi sempre più affinati e opportunità differenti rispet to a l le s t rut ture a lberghiere convenzionali.
Il brand Puglia funziona e le aree rurali sono tra le mete favorite, grazie al buon cibo, alla tranquillità e alla bellezza del paesaggio caratterizzato da 60 milioni di ulivi monumentali, 623 specie autoctone vegetali a rischio di estinzione, 276 prodotti riconosciuti tradizionali dal Mipaf, 11 prodotti Dop (5 oli extravergine, patata novella di Galatina, Pane di Altamura, canestrato pugliese, mozzarella di bufala e oliva bella di Cerignola, caciocavallo silano, oltre alla Dop mozzarella di Gioia del Colle in via di definizione comunitaria), 8 Igp per la lenticchia di Altamura, la burrata di Andria, la cipolla bianca di Margherita, l’uva di Puglia, il carciofo brindisino, l’arancia del Gargano, il limone femminello del Gargano e le clementine del Golfo di Taranto (oltre all’olio Igp Puglia in fase di completamento da parte dell’UE) e 29 vini Doc, oltre a 632 varietà vegetali a rischio estinzione. In Puglia sono 510 mila le presenze annue registrate nelle aziende agrituristiche, con un volume d’affari di 15 milioni di euro. L’agriturismo si conferma il vero motore della vacanza made in Italy, unico segmento in costante crescita nel panorama dell’offerta turistica regionale con il raddoppio dei viaggi. L’ospitalità nelle strutture aziendali assume una rilevanza fondamentale e l’agriturismo, per sua naturale vocazione, garantisce il rispetto ambientale e la valorizzazione delle produzioni tipiche, del territorio, delle dimore storiche e può essere il biglietto da visita della Puglia in un serio programma di marketing territoriale. La Puglia esprime grandi potenzialità nell’offerta di turismo rurale, dove territori e paesaggi sono costellati da un numero ingente di masserie storiche caratterizzate dalla personalità dei proprietari succedutisi nel tempo. Le masserie sono predilette da gruppi familiari con bambini perché gli agriturismi di Campagna amica mettono a disposizione menù a km 0, spazi attrezzati per pic-nic che rispettano le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia, ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali, fanno conoscere, soprattutto ai bambini, gli animali di fattoria (galline, mucche, cavalli). Possono assistere alla mungitura, alla posa delle uova o imparare a fare il formaggio o la pasta e conoscono affascinanti strumenti di lavoro e attrezzature agricole, moderne e del passato, dal vecchio aratro ai potenti trattori. Per questo le prenotazioni si sono allargate, andando oltre i due mesi di luglio e agosto ed è cresciuto di un ragguardevole 27% il dato relativo all’affluenza di turisti stranieri. L’offerta di attività ricreative e culturali è aumentata in misura crescente nel corso degli ultimi anni, rispettivamente del 26,5 e del 22,4%. È la dimostrazione di quanto il turismo pugliese non sia solo mare e che l’imprenditore agrituristico ha la possibilità di diventare il promotore, non solo della sua attività, ma di tutto il territorio, del paesaggio, della cultura e degli stessi prodotti locali della regione, che ha la possibilità di vendere nella sua azienda, avvicinando le famiglie di città alla campagna attraverso le masserie didattiche. Grandi opportunità anche dalla vendita diretta, dove il 65% degli agriturismi vendono prodotti propri e il 18,3% prodotti biologici, perché l’agriturismo è attività complementare a quella agricola e tale deve restare, se vuole essere messaggera della genuinità e qualità dei prodotti tipici, oltre che strumento di conoscenza delle potenzialità e opportunità economiche e sociali delle nostre campagne.