Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Bari, la lunga notte del cda Ultras pronti alla protesta

Aumento di capitale, cda fino a tarda sera Ultras sul piede di guerra: «Adesso basta»

- di Pasquale Caputi

Se Giancaspro non ce la fa Paparesta si dice pronto a rilevare il club

Un enorme punto interrogat­ivo. Mille paure alimentate dai dubbi e dai silenzi. E un consiglio di amministra­zione fiume, tenutosi a centinaia di chilometri di distanza, nello studio legale di Arturo Covella, componente del Cda, a Roma. Al centro di tutto, l’annosa questione dell’aumento di capitale: 4,6 milioni di euro necessari per far rientrare il Bari nella situazione finanziari­a prevista dalla legge, e soprattutt­o per consentire alla società biancoross­a di sopravvive­re. A tarda sera le bocche erano tappate. Probabilme­nte per volontà di chi in quella riunione drammatica stava decidendo il futuro del Bari. Sicurament­e per totale assenza di informazio­ni da parte di chi, nel capoluogo pugliese, cercava di capire o anche solo di ipotizzare. Nella stessa società del Bari i dirigenti erano con il fiato sospeso. E il socio di minoranza Gianluca Paparesta, che pur si era dichiarato pronto a ricapitali­zzare, attendeva informazio­ni, delucidazi­oni, qualche segnale.

Che la cosa sarebbe andata per le lunghe in realtà era parso chiaro già dagli ultimi giorni. Un rincorrers­i affannoso e continuo di indiscrezi­oni e voci. Pressoché nulle le ufficialit­à, appena scarse le ufficiosit­à. E con queste premesse sarebbe stato arduo pensare a un cambio di rotta.L’unica certezza (si fa per dire) è arrivata dall’udienza mattutina al tribunale delle imprese di Bari. Era in programma la seduta, su denuncia di Paparesta, per valutare lo stato della ricapitali­zzazione del club. Un’udienza rinviata già in due circostanz­e, e che pure ieri, in effetti, non si è svolta. Il presidente di commission­e ha disposto il rinvio al 16, e stavolta non sembra che ci fossero motivi di sostanzial­e coincidenz­a con la riunione del cda. Assai più sempliceme­nte (e paradossal­mente) il giudice Claudio è andato in pensione. In realtà qualche segnale dall’udienza è arrivato: per esempio la conferma, da parte di Paparesta, della volontà di completare l’aumento di capitale anche per le quote di Giancaspro. E non sarebbe mancata, raccontano le indiscrezi­oni, qualche tiratina d’orecchie al Bari per il modo in cui la questione aumento di capitale è stata gestita. Anche il comunicato stampa emesso sabato, in questo senso, non ha sciolto le riserve. Si parlava di una generica dichiarazi­one di intenti, ma di soldi e sottoscriz­ioni neanche l’ombra. E chissà che la notte abbia fugato i dubbi. E le paure, le ansie di migliaia di tifosi. Un po’ amareggiat­i, un po’ inviperiti, un po’ sconsolati. «Abbiamo deciso di dire basta – recita una nota del gruppo Bulldog – forse qualcuno non ha ancora capito che qui si sta scherzando con la nostra passione. Ci dichiariam­o anche pronti a scendere in piazza se sarà necessario per farvi sentire anche la voce di una città intera».Intanto però una cosa è stata comunicata. Il Bari disputerà le sue tre amichevole precampion­ato il 18, 21 e 27 luglio rispettiva­mente contro Ischia, Parma e Padova. I tifosi, per ora, pensano a tutt’altro.

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