Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Tremila firme per ribellarsi ai clandestini
I residenti scrivono al leader della Lega. «Invasi da irregolari che rendono invivibile il quartiere»
Iresidenti del rione Libertà dicono basta all’invasione dei migranti, spesso irregolari, che per le strade sono autori di aggressioni e risse. Corso Italia è diventato un dormitorio a cielo aperto. Per questo hanno scritto una lettera e una petizione con tremila firme al ministro Salvini.
Mentre sui social continua ormai da giorni la polemica sulla scelta degli italiani (non di tutti) di indossare una maglietta rossa per ricordare i migranti morti in mare nelle traversate, gli abitanti del quartiere Libertà di Bari devono contestualmente fare i conti con un numero impressionante di extracomunitari (tanti gli irregolari sul territorio) che «non rispettano le regole del buon vivere e della democrazia» spiega Luigi Cipriani uno dei dirigenti del movimento «Riprendiamoci il futuro». Un’emergenza che non ha nulla a che fare la volontà dei residenti del Libertà di integrarsi con i migranti che si sono stabiliti lì, ma che riguarda invece condizioni di vita che non sono più sostenibili per i baresi che ci vivono. Accade così che in tanti fuggono dal quartiere. E, e per farlo più in fretta, sono costretti a svendere le proprie case. L’idea di indossare abiti rossi in segno di solidarietà (l’appello è arrivato dall’associazione Libera) è finito al centro di una polemica del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Ed è proprio a lui che i residenti del rione più popoloso di Bari, attraverso l’associazione Riprendiamoci il futuro, si rivolgono. «Quartiere Libertà di Bari (oltre 70 mila abitanti): impossibile convivenza quotidiana con un numero esorbitante di extracomunitari (gran parte africani) incivili»: è l’oggetto della lettera alla quale è stata allegata una petizione con oltre tremila firme. «Nel nostro quartiere risiedono migliaia di extracomunitari i quali gironzolano e stazionano quotidianamente nell’intero quartiere, creando risse, tra loro e non solo. A queste vanno ad aggiungersi giri di illegalità, quali prostituzione, spaccio e aperture di piccole attività commerciali di dubbia trasparenza e privi di autorizzazioni, carenti delle più elementari norme igienico sanitarie». Nulla di nuovo in realtà: è noto che tra le vie del quartiere lo spaccio di stupefacenti (e non solo ad opera di cittadini stranieri) avviene sotto gli occhi di tutti, così come rapine e scippi. Ai quali vanno ad aggiungersi aggressioni, atti di teppismo e giri di prostituzione. Ne sono tutti consapevoli al Libertà e tanti residenti convivono rassegnati con questi problemi. «In più circostanze la gente (soprattutto donne con bambini in carrozzina e anziani) - è scritto ancora nella lettera inviata a Salvini- è costretta su alcuni isolati a fare slalom perché il passaggio è impedito dallo stazionamento di gruppi di migranti chiassosi e imprevedibili. La situazione è ancora più drammatica per diversi nuclei familiari che con i risparmi di una vita hanno acquistato un appartamento pagando tra i 150 ai 200 mila euro e che oggi gli stessi sono costretti a svendere a soli 4050mila euro per migrare in altre zone della città al fine di salvaguardare l’incolumità loro e dei propri figli» . Il movimento del Libertà ha invitato il ministro Salvini al quartiere Libertà «con data e orario da stabilire con contestuale assemblea con i cittadini e commercianti del quartiere». Alla lettera è allegata una petizione popolare firmata da oltre tremila persone tra residenti e commercianti. Sulla pagina Facebook del Movimento Riprendiamoci il futuro sono state inoltre pubblicate le foto di migranti che dormono per strada in corso Italia: un’altra emergenza che si trascina da tempo e che non trova soluzione. «I cittadini sono costretti, soprattutto donne e bambini, ad assistere quotidianamente ad atti osceni (bisogni all’aperto) da parte degli occupanti delle “baraccopoli”». È il post del movimento del quartiere.
Flessione Il valore delle case è crollato Chi le ha comprate a 200 mila euro ora le vende a 50 mila