Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Sbarchi e navi militari Emiliano in maglietta rossa va allo scontro con Salvini
#Maglietterosse, come quelle dei piccoli migranti morti in mare. Indossate nel weekend scorso per inondare i profili social e riempire le piazze contro la perdita di umanità. Se in tutta Italia l’iniziativa di don Ciotti registra un’ondata rossa di facce famose, tra politici, scrittori, cantanti, uomini e donne dello spettacolo, ma anche di semplici cittadini, il the day after della Puglia rileva la singolar tenzone tra la Lega di Salvini e il presidente della giunta regionale, Michele Emiliano. In realtà, in casa Pd sono piuttosto distratti sull’argomento, con l’eccezione, appunto, del presidente Emiliano, dell’assessore al Turismo, Loredana Capone e pochi altri che vestono di rosso e sventolano la bandiera dell’accoglienza. Tutto tace sul profilo social del sindaco metropolitano di Bari, Antonio Decaro e presidente Anci, impegnato sul fronte caldo della visita del Pontefice nella stessa giornata del lancio dell’iniziativa. «In maglietta rossa per onorare i bimbi migranti – scrive Emiliano sul suo profilo Fb - che sono costretti a morire in mare per dare un capro espiatorio agli italiani che soffrono povertà e frustrazione. Come se – continua il presidente della Regione Puglia - la povertà e la frustrazione di coloro che sfogheranno il dolore che è in loro commentando questo post dipendesse dai migranti che arrivano in Italia. Le stesse cose venivano dette contro noi italiani – conclude Emiliano quando siamo andati a lavorare per il mondo facendo la ricchezza dei paesi dove siamo arrivati». A mettere il cappello sul dissenso, per dare manforte al leader Matteo Salvini che da subito aveva smontato l’operazione “magliettarossa”, è il neoparlamentare della Lega Rossano Sasso. «C’era una volta la sinistra che come mito aveva l’operaio – dice Sasso - il disoccupato, lo studente. Oggi, ha come mito l’immigrato, meglio ancora se clandestino. Va bene così: lasciate che ad occuparsi degli Italiani sia la Lega». Emiliano tira avanti e a Salvini che, da ministro dell’Interno, annuncia lo stop alle navi militari italiane usate per salvare i migranti nell’ambito dell’operazione europea “Sophia”, manda a dire: «Gli ha risposto bene il ministro della Difesa: non è di sua competenza». Risponde, invece, all’appello di Libera, il movimento Italia in Comune con Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto che parla di «accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà». Non manca Liberi e Uguali, con Michele Laforgia a Bari e il consigliere regionale Cosimo Borraccino. «Gridiamo a gran voce il nostro dissenso alla scelta del governo Di Maio-Salvini di chiudere i porti italiani – dice Borraccino - queste scelte discriminatorie non devono trovar spazio». Dal Salento arriva anche la maglietta rossa del presidente dell’Ordine dei Medici di Lecce. «Non basta indignarsi – chiude don Ciotti – occorre organizzare il dissenso e tradurlo in fatti concreti».