Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Zone speciali, la Regione adesso ridisegna la mappa
Pasticcio su pasticcio. Dopo la mappa contestata delle Zes (zone economiche speciali) ora spuntano le «quote di discrezionalità». Ovvero superficie variabile da recuperare che sarà assegnata ai Comuni che presenteranno domanda: dei 4.400 ettari complessivi (sull’area adriatica e ionica) 7-800 saranno ripescati per essere assegnati a chi non è compreso nella lista già definita. «L’orientamento — spiega Antonio Nunziante, assessore allo Sviluppo Economico — è di presentare questa novità alla prossima giunta e poi portare il testo definitivo in commissione per informare i consiglieri. La soluzione è stata elaborata prendendo spunto dalla Campania». Nunziante, con Domenico Laforgia (direttore di dipartimento) è stato ascoltato dalla IV Commissione presieduta da Donato Pentassuglia. Dopo mesi di studio (e perdite di tempo) l’ultimo miglio del provvedimento introduce un sistema che vorrebbe far felici tutti i Comuni (almeno fino al momento della selezione). «La verità — afferma Pentassuglia — è che siamo a zero. Si sta cercando di estrapolare una parte di ettari e metterla a bando. Questo strumento doveva servire la retroportualità e le zone vicine ai porti e alle ferrovie». La bozza fatta circolare in giunta è tutt’altro che funzionale agli investimenti dato che esistono numerose zone distanti fino a cento chilometri dai porti. «Avevamo richiesto di audire il governatore Emiliano — afferma Marco Galante, consigliere del M5S — perché volevamo conoscere la visione politica del governo regionale. Non è infatti il vicepresidente Nunziante, che ha da poco ricevuto la delega alle attività produttive, a doverci dare risposte».