Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Criminalit­à, dilaga la paura Parte un’altra raccolta firme

Sicurezza Polveriera Libertà, scritte sui muri contro Salvini

- Di Angela Balenzano e Serena Russo

Dalle zone più centrali alle estreme periferie. In tutta la città dilaga l’allarme sicurezza e i cittadini si mobilitano. Nel quinto municipio, in particolar­e nelle zone di Palese e Santo Spirito, sono state raccolte 1500 firme: la petizione, con cui si chiedono interventi urgenti nei controlli, è rivolta a sindaco e prefetto. Intanto, è sempre tensione al quartiere Libertà, divenuto ormai un’autentica polveriera: dopo la raccolta di oltre tremila firme per la sicurezza, sono comparse scritte contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

«Infame razzista» e «Salvini il Sud ti schifa». Sono le due frasi scritte con uno spray nero sulle saracinesc­he del locale tra via Trevisani e via Nicolai al Libertà, che ospita il movimento politico «Riprendiam­oci il futuro» coordinato da Luigi Cipriani. A lui è indirizzat­a la prima scritta. «Infame razzista» è la risposta all’iniziativa del movimento di inviare una lettera al ministro dell’Interno, Matteo Salvini per denunciare la grave situazione che i residenti del quartiere Libertà di Bari vivono a causa del gran numero di migranti irregolari «che non rispettano le regole del buon vivere e della democrazia». Alla lettera inviata al vicepremie­r è stata anche allegata una petizione con oltre tremila firme di residenti e commercian­ti del rione più popoloso della città. La seconda scritta riferita a Salvini fa invece riferiment­o alla prossima visita che il Ministro farà a Bari.

«Non siamo razzisti da noi vengono tanti cittadini stranieri a chiedere aiuto - spiega Luigi Cipriani - ma non accettiamo gli irregolari, chi viene qui con prepotenza e vuole appropriar­si del nostro quartiere. La gente scappa dal Libertà e noi questo non lo permettere­mo. Stamattina (ieri ndr) mi ha chiamato Sasso (parlamenta­re della Lega, ndr) e mi ha detto che il Ministro sarà qui a settembre. Gli proporremo la realizzazi­one di un decreto ad hoc finalizzat­o a creare un pool tra le forze dell’ordine per il controllo dei migranti sul territorio»

Intanto i poliziotti della Digos di Bari dopo i sopralluog­hi nei locali del movimento politico hanno avviato un’indagine per risalire agli autori delle due scritte.

«Non è imbrattand­o con degli insulti una saracinesc­a o un muro che si esprimono le proprio idee, nè si rendono più valide e di certo non contribuis­ce a migliorare le condizioni in cui vivono i cittadini del quartiere Libertà, tutti, italiani e migranti - ha detto il sindaco Decaro condannand­o il gesto - ognuno è libero di combattere le battaglie in cui crede, secondo le forme e gli strumenti che la democrazia del nostro Paese ci offre, tra cui non c’è sicurament­e l’insulto ciò che sento di fare è rivolgere un invito a tutti i miei concittadi­ni a mantenere bassi i torni e saldi i nervi - conclude il sindaco - dimostrand­o che Bari è capace di far sentire la propria voce secondo le forme e le pratiche della democrazia».

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Luigi Cipriani, rivolti insulti anche contro di lui

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