Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Democrazia digitale Vince il software pugliese
Volete sapere se in una seduta del Consiglio comunale si discuta, ad esempio, dei lavori di manutenzione della strada dove abitate? Un servizio di allerta vi avviserà e potrete accedere alla seduta che vi interessa e ascoltare (o leggere) gli interventi di consiglieri e assessori. Fantascienza? No, possibilità concreta grazie al sistema Digital4Democracy, ideato dall’azienda di San Vito dei Normanni (Brindisi) Cedat 85. Non stupisce, quindi, che l’azienda si sia aggiudicata, fra 40 progetti finalisti, il premio per la «migliore soluzione infrastrutturale» ai Digital 360 awards, promossi dal gruppo Digital 360.
Fondata nel 1985, Cedat 85 ha sedi in diverse città italiane, anche se la sede legale è sempre a San Vito dei Normanni. Ha 100 dipendenti e altrettanti collaboratori con competenze che vanno dall’umanistico, al linguistico, al tecnico-scientifico. Si occupa di fornitura di contenuti provenienti dal parlato (resocontazione, sottotitolazione, trascrizione automatica) e dello sviluppo delle tecnologie utili per il trattamento (anche automatico) del linguaggio. In parole più semplici, un discorso a voce viene automaticamente trascritto su file e reso immediatamente disponibile.
La Digital4Democracy consente, infatti, di verbalizzare e archiviare in tempo reale le sedute assembleari, mettere a disposizione dei cittadini i file audiovideo delle sedute, effettuare al loro interno ricerche per parole chiave proprio come si farebbe su Google.
Ad assegnare a Cedat 85 il riconoscimento è stata una giuria composta da oltre 70 tra direttori e top manager di information technology di istituzioni e importanti aziende italiane (Eni, Bnl, Sisal, Edison, Parmalat, Poste Italiane, Rai, Ministero del Tesoro, Ministero dei Trasporti, Comune di Milano e molte altre). La Cedat 85 ha fra i propri clienti enti pubblici e privati, ordini professionali, istituti bancari e importanti gruppi industriali di tutta Italia. Fra i suoi clienti c’è anche la Regione Puglia, che è stata la prima amministrazione pubblica in Italia a trasformarsi in agorà digitale adottando la versione più evoluta di Digital4Democracy. I cittadini pugliesi possono accedere on demand all’archivio delle sedute del Consiglio rivedendo online quelle di proprio interesse. Per i non udenti c’è la possibilità di far scorrere i sottotitoli.
Tornando al premio, Gianfranco Mazzoccoli, fondatore e amministratore delegato del gruppo Cedat, ha detto: «Questo riconoscimento premia la nostra visione su come la trasformazione digitale può rendere sempre più effettiva e diffusa la democrazia, facendo risparmiare tempo e denaro alle amministrazioni pubbliche. Infatti, con Digital4Democracy la pubblica amministrazione locale e regionale può verbalizzare e archiviare le sedute di consiglio quasi in tempo reale, grazie a un nostro brevetto che coniuga la tecnologia Asr (Automatic speech recognition) per la trascrizione automatica del parlato con la sincronizzazione tra audio e testo e l’indicizzazione di ogni singola parola. Il concetto di democrazia digitale va ben oltre l’utilizzo dello streaming nella trasmissione delle sedute consiliari e presuppone un rapporto trasparente e interattivo tra cittadini e organi politici». Con Digital4Democracy è anche possibile scaricare in modo semplice e rapido specifiche parti video della seduta consiliare per condividerle sui social.