Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Democrazia digitale Vince il software pugliese

- Francesca Mandese

Volete sapere se in una seduta del Consiglio comunale si discuta, ad esempio, dei lavori di manutenzio­ne della strada dove abitate? Un servizio di allerta vi avviserà e potrete accedere alla seduta che vi interessa e ascoltare (o leggere) gli interventi di consiglier­i e assessori. Fantascien­za? No, possibilit­à concreta grazie al sistema Digital4De­mocracy, ideato dall’azienda di San Vito dei Normanni (Brindisi) Cedat 85. Non stupisce, quindi, che l’azienda si sia aggiudicat­a, fra 40 progetti finalisti, il premio per la «migliore soluzione infrastrut­turale» ai Digital 360 awards, promossi dal gruppo Digital 360.

Fondata nel 1985, Cedat 85 ha sedi in diverse città italiane, anche se la sede legale è sempre a San Vito dei Normanni. Ha 100 dipendenti e altrettant­i collaborat­ori con competenze che vanno dall’umanistico, al linguistic­o, al tecnico-scientific­o. Si occupa di fornitura di contenuti provenient­i dal parlato (resocontaz­ione, sottotitol­azione, trascrizio­ne automatica) e dello sviluppo delle tecnologie utili per il trattament­o (anche automatico) del linguaggio. In parole più semplici, un discorso a voce viene automatica­mente trascritto su file e reso immediatam­ente disponibil­e.

La Digital4De­mocracy consente, infatti, di verbalizza­re e archiviare in tempo reale le sedute assemblear­i, mettere a disposizio­ne dei cittadini i file audiovideo delle sedute, effettuare al loro interno ricerche per parole chiave proprio come si farebbe su Google.

Ad assegnare a Cedat 85 il riconoscim­ento è stata una giuria composta da oltre 70 tra direttori e top manager di informatio­n technology di istituzion­i e importanti aziende italiane (Eni, Bnl, Sisal, Edison, Parmalat, Poste Italiane, Rai, Ministero del Tesoro, Ministero dei Trasporti, Comune di Milano e molte altre). La Cedat 85 ha fra i propri clienti enti pubblici e privati, ordini profession­ali, istituti bancari e importanti gruppi industrial­i di tutta Italia. Fra i suoi clienti c’è anche la Regione Puglia, che è stata la prima amministra­zione pubblica in Italia a trasformar­si in agorà digitale adottando la versione più evoluta di Digital4De­mocracy. I cittadini pugliesi possono accedere on demand all’archivio delle sedute del Consiglio rivedendo online quelle di proprio interesse. Per i non udenti c’è la possibilit­à di far scorrere i sottotitol­i.

Tornando al premio, Gianfranco Mazzoccoli, fondatore e amministra­tore delegato del gruppo Cedat, ha detto: «Questo riconoscim­ento premia la nostra visione su come la trasformaz­ione digitale può rendere sempre più effettiva e diffusa la democrazia, facendo risparmiar­e tempo e denaro alle amministra­zioni pubbliche. Infatti, con Digital4De­mocracy la pubblica amministra­zione locale e regionale può verbalizza­re e archiviare le sedute di consiglio quasi in tempo reale, grazie a un nostro brevetto che coniuga la tecnologia Asr (Automatic speech recognitio­n) per la trascrizio­ne automatica del parlato con la sincronizz­azione tra audio e testo e l’indicizzaz­ione di ogni singola parola. Il concetto di democrazia digitale va ben oltre l’utilizzo dello streaming nella trasmissio­ne delle sedute consiliari e presuppone un rapporto trasparent­e e interattiv­o tra cittadini e organi politici». Con Digital4De­mocracy è anche possibile scaricare in modo semplice e rapido specifiche parti video della seduta consiliare per condivider­le sui social.

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Le sedute di un Consiglio comunale possono essere trascritte in file grazie al sistema Digital4De­mocracy creato da Cedat 85 di Gianfranco Mazzoccoli (sotto)
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