Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Cassano scalda i motori per la corsa a sindaco Pronti logo e maglietta
L’ex senatore FI in campo con «Bari popolare» Tensioni nel partito, lunedì il tavolo di coalizione
La maglietta c’è. Pronta all’uso per le amministrative della primavera 2019. Il simbolo di “Bari popolare”, insieme all’hashtag #andiamoavanti, è il cavallo di battaglia civico dell’ex senatore Massimo Cassano che lunedì prossimo dovrebbe essere al tavolo della coalizione di centrodestra.
«Sinora non ho ricevuto una convocazione concreta – dice Cassano, al secolo mister Preferenze, rientrato in Forza Italia dopo una lunga parentesi di sottogoverno con Renzi e Gentiloni – ma attendo fiducioso. Non ho nessun motivo per dubitare che ci avviseranno a breve. D’altronde ritengo fondamentale il clima di collaborazione per raggiungere gli obiettivi prefissati: tornare a vincere a Bari e in Puglia. Se qualcuno pensa di fare diversamente, pensa di andare di nuovo a perdere insiste Cassano – . E noi non ci possiamo stare. Invece, attraverso una collaborazione costruttiva, sono convinto che Forza Italia possa tornare a essere il partito del 30%».
Collaborazione che il coordinatore del partito berlusconiano, Gino Vitali intende preservare e difendere soprattutto dai veti interni. Si racconta di discussioni dai toni piuttosto alti. Urla al telefono. Non è un mistero che, ad esempio, il coordinatore provinciale e cittadino, il deputato Francesco Paolo Sisto, chieda «chiarezza» sul doppio ruolo di Cassano come Giano bifronte. Anima civica da una parte, spirito forzista dall’altro. Cassano spiega: «Puglia popolare nasce per rafforzare il centrodestra e Forza Italia in particolare. La nostra lista civica – incalza l’ex sottosegretario al Lavoro - può contribuire a recuperare ciò che il partito ha perso in questi anni. Personalità che si sono allontanate, hanno perso la fiducia. Ma anche persone che vocordo gliono essere rappresentate da chi è presente sul territorio in modo concreto, ne conosce i problemi e propone soluzioni». Cassano lancia l’affondo: «C’è chi vuol essere rappresentato non da dirigenti nominati, ma esige una competizione tra chi ha maggiori competenze e consensi - . Comunque – dice - attraverso i congressi, si potrà giocare una sfida che, piuttosto che ad eliminare ed emarginare qualcuno, punti a includere ciascuno con le sue peculiarità territoriali. Forza Italia – conclude Cassano - ha perso molto di quello che aveva. È arrivato il momento di riprendere ciò che abbiamo perso».
Lega di Salvini permettendo, il discorso è perfettamente allineato al Tajani-pensiero. Il neo vice presidente nazionale di Forza Italia, nonché presidente del Parlamento europeo, infatti, spinge per i congressi che «non devono essere la conta degli amici», precisa Tajani - . «Torniamo alla meritocrazia e facciamo lavorare di più quelli che sono più bravi e hanno più voglia. Così riconquisteremo i voti che abbiamo perso e daremo sostanza all’input di rinnovamento lanciato da Berlusconi».
Sul tavolo delle trattative locali la posta sarà subito alta. Per Cassano «non si può perdere tempo». Tanto che l’ex senatore mette sul piatto un tris: Bari, Foggia, Regione Puglia. «Sono tre candidature legate a doppio filo – sostiene Cassano – . E vanno individuate subito. Il candidato presidente alla Regione Puglia dovrebbe cominciare ora a fare campagna elettorale e a formare le liste. Se non c’è ac- unitario, si facciano le primarie. Quello che mi aspetto è che le scelte siano fatte da tutti, e non paradossalmente da chi non ha consenso».
Su questi presupposti, la sua Puglia popolare mette radici sempre più ramificate. E si moltiplica in tante liste civiche locali. In Capitanata schiera un esercito di consiglieri comunali, sindaci ed ex sindaci. A Cerignola, dove oggi inaugura la nuova sede della segreteria cittadina di Cerignola popolare, sfila il segretario cittadino alla Lega di Salvini. Due nuovi passaggi a Lucera. Ma anche nella popolosa San Severo, dove pesca anche a sinistra, a Biccari, San Giovanni Rotondo, Torremaggiore, Manfredonia.
Insomma, l’azzurro Massimo Cassano si presenta al tavolo col suo carico da novanta, con gli occhi puntati anche su Foggia dove le divisioni sono feroci. La sensazione è che la partita si giochi tra Bari e Regione Puglia. Nella coalizione, la Lega di Salvini che vola a livello nazionale, tenta l’espansione in terra pugliese. E Andrea Caroppo, consigliere e segretario regionale del partito, sembra proiettato verso la candidatura alla presidenza. Forza Italia, secondo il capogruppo del partito alla regione, Nino Marmo, reduce ieri dalla trasferta romana col vice presidente «spera in Tajani. Per il rilancio di una comunità politica più aderente alla modernità».