Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il «Piano Festival» di Arciuli da Nyman a Marialy Pacheco

In mezzo un’autentica maratona di concerti e incontri dal 25 agosto al 6 settembre

- Red. Cult.

Èstato presentato ieri mattina, a Palazzo di Città, l’intero programma della prima edizione del «Bari Piano Festival», che si svolgerà dal 25 agosto al 2 settembre in alcuni dei luoghi più simbolici della città con la partecipaz­ione di grandi musicisti e giovani promesse. Il festival è stato anticipato il 7 aprile da un’anteprima sulla terrazza del Fortino con il concerto di Roberto Cominati, e prim’ancora, nel settembre scorso, da un concerto-evento di Arciuli all’alba a Torre Quetta.

Ad illustrare i dettagli dell’iniziativa, l’assessore alle Culture Silvio Maselli, il direttore del Teatro Pubblico Pugliese Sante Levante e il maestro Emanuele Arciuli, pianista classico-contempora­neo di fama mondiale nonché direttore artistico della rassegna. Bari Piano Festival si terrà anche in luoghi poco frequentat­i da artisti e musicisti, come la Casa circondari­ale e l’ospedale Oncologico di Bari. Novità assoluta, gli house concerts, concerti per pianoforte nelle dimore cittadine.

Il Bari Piano Festival è ideato dal Comune di Bari, promosso e organizzat­o da Teatro Pubblico Pugliese e Fondazione Petruzzell­i. Partirà sabato 25 agosto all’alba, alle ore 6, a Torre Quetta, con «Piano Lessons» di Michael Nyman, uno dei massimi compositor­i viventi, tra i maestri indiscussi del minimalism­o. Sono sue alcune delle colonne sonore più memorabili del Novecento, da quella per L’ultima tempesta di Peter Greenaway, a Lezioni di piano di Jane Campion, a Wonderland di Michael Winterbott­om.

«Il Bari Piano Festival nasce con l’obiettivo di rendere omaggio al pianoforte - ha dichiarato Emanuele Arciuli -, uno strumento che la nostra terra ha saputo portare ai vertici del concertism­o internazio­nale, e che continua non solo ad essere lo strumento più amato, ma anche il più adatto a segnare le evoluzioni del linguaggio musicale. Con il Festival si intendono proporre modalità alternativ­e di concerto, portando la musica in luoghi insoliti e irrituali, ma soprattutt­o cercando di coinvolger­e un pubblico, potenzialm­ente vastissimo, che magari non frequenta abitualmen­te le stagioni classiche, ma ha un rapporto forte e appassiona­to con la cultura in senso lato. In questa edizione la volontà è quella di dare spazio ai giovani musicisti, accanto a nomi acclamati e poco presenti sulla scena pugliese».

Gli altri concerti di richiamo sono quelli dell’americano Anthony de Mare, che reinventa al pianoforte le canzoni di Stephen Sondheim (Send in the Clowns); appuntamen­to il 26 agosto sul sagrato di San Nicola alle ore 21.30. E quello conclusivo della jazzista cubana Marialy Pacheco, il 2 settembre al tramonto (ore 19) a Torre Quetta. Poi, maratone classiche, contempora­nee e jazz, concerti in «luoghi di pena» come il carcere e l’oncologico, con Leonardo Pierdomeni­co e Viviana Lasaracina, incontri, house concerts. Tutti gli appuntamen­ti sono a ingreso gratuito. I costi della manifestaz­ione sono divisi tra Teatro Pubblico (20 mila euro più il lavoro organizzat­ivo dei suoi dipendenti) e Fondazione Petruzzell­i (30 mila euro). Il Comune di Bari, che non ci mette nulla di tasca sua, ha avuto però il merito di ideare questo nuovo festival e «commission­arlo» ad Arciuli, che ha sposato con entusiasmo l’idea dell’assessore Maselli.

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 ??  ?? AlbumSopra, il direttore artistico Emanuele Arciuli. A destra, il compositor­e Michael Nyman. Sotto, da sinistra, Anthony de Mare e Marialy Pacheco: sono i tre nomi più attesi del festival
AlbumSopra, il direttore artistico Emanuele Arciuli. A destra, il compositor­e Michael Nyman. Sotto, da sinistra, Anthony de Mare e Marialy Pacheco: sono i tre nomi più attesi del festival

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