Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Lavoro estivo, piovono rinunce
Le motivazioni di chi dice no: «È troppo lontano», «la mia fidanzata ci resta male»
Contrariamente a quanto avveniva in passato il lavoro estivo sembra non esercitare più grande appeal tra i giovani. Almeno così è dando un’occhiata a quanto sta accadendo a Bari. Gli operatori di Porta Futuro, il job center attivato dal Comune al quartiere Libertà, spiegano che in tanti decidono di rinunciare. Le motivazioni? «È troppo lontano», «la mia fidanzata ci rimane male». Fatto sta che il 20, 30 per cento dei 140 candidati che hanno partecipato ai 6 recruiting day non si sono poi presentati. Tra le figure più richieste c’è quella di fotografo all’interno di villaggio turistici.
Qualcuno alla fine ha deciso di partire. Tre mesi lontano da casa per scattare fotografie. Quelle che affolleranno i cataloghi e i siti specializzati di agenzie di viaggio e villaggi turistici. Perché nell’estate 2018 tra le nuove figure richieste c’è anche il fotografo. Sì, proprio lui, quello che dovrà documentare le località, le vacanze e il divertimento. Altri invece no, hanno scelto di rinunciare. Anche ai lavori più classici, dal cameriere all’animatore, non presentandosi nemmeno alla selezione finale o accampando motivazioni del tipo «ma è troppo lontano», «con quali mezzi mi sposto?» o «non posso, la mia fidanzata ci resterebbe male».
Storie di lavoro stagionale in salsa pugliese, di quello che una volta sembrava un piccolo traguardo di gioventù volenterosa diretta al Nord e che invece oggi si scontra con la diffidenza e un certo disinteresse nonostante le offerte di lavoro anche a Sud. Uno spaccato arriva da Porta Futuro, il job center nel cuore di Bari, al quartiere Libertà, creato per favorire l’incrocio tra domanda e offerta. Con le aziende che incontrano direttamente i candidati dandosi dei veri e propri appuntamenti. E nei mesi scorsi di incontri qui, in un’ala della ex Manifattura Tabacchi, ce ne sono stati con ben sei di recruiting day che hanno prodotto 23 contratti a tempo determinato con i profili più svariati (cuochi, camerieri, assistenti all’infanzia, animatori, velisti, personale d’albergo) e con paghe mensili da 1380 euro lordi.
Tra i candidati più gettonati quelli della fascia d’età 2325 anni. Per due fortunati 20enni invece, un cuoco e un responsabile di sala, è persino arrivato un contratto indeterminato proposto a Parigi da una nota catena francese della ristorazione. «Ma non è stato semplice. In molti casi abbiamo fatto un’ottantina di telefonate ai candidati. A quelli che spesso si registrano sul nostro portale, si propongono per le diverse selezioni e poi, resta davvero inspiegabile, non si presentano all’appuntamento» spiegano Alessandro Palazzi e Nicola Risola, due operatori di Porta Futuro e che dall’altra parte della cornetta si sono anche sentiti rispondere «guardi ma sto già lavorando», «grazie ma non mi interessa», «ma io cercavo un lavoro nelle vicinanze».
Non a caso nelle selezioni per i lavori stagionali un fisiologico 20-30 per cento dei circa 140 candidati non si è poi presentato. Tra questi anche quelli che nelle settimane precedenti si erano affacciati negli stessi uffici lamentando il proprio stato di disoccupazione. «Forse perché c’è ancora scarsa fiducia nel settore del turismo e delle sue offerte di lavoro che non dialogano con la domanda. Abbiamo anche riscontrato una scarsa propensione alla voglia di spostarsi nonostante le offerte fossero per molte zone turistiche della Puglia, del Sud e del resto d’Italia» ragionano i due operatori mentre sfogliano i dati alla mano delle ultime selezioni. «A tutte le aziende – aggiungono – abbiamo come sempre chiesto referenze, garanzie e massima serietà sui contratti proposti, quelli nazionali Turismo e Pubblici Esercizi, proprio per evitare opacità».
Tra i posti rimasti vacanti spuntano quelli di addetti alla receptionist e di interpreti. «Un fatto alquanto insolito – ragionano a Porta Futuro – visto che Bari ha un’ottima Facoltà di lingue straniere». In ogni caso qualcuno, per fortuna, non si è arreso ed è già partito. Chi per un villaggio vacanze con la missione di far divertire gli ospiti, chi a bordo di una nave da crociera per garantire i servizi e chi ancora verso una località turistica per vendere prodotti tipici e locali. Chissà che a quelli di Porta Futuro non arrivi poi qualche cartolina di ringraziamento.