Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Decaro e i tifosi Il sindaco si commuove

- Di Pasquale Caputi

Più che un’assemblea, è stata una festa: quattromil­a tifosi sono accorsi al vecchio stadio Della Vittoria per ascoltare dal sindaco di Bari, Antonio Decaro, i programmi sul futuro della nuova squadra di calcio: quella che dovrà ricomincia­re da zero. Salta l’incontro tra Decaro e l’imprendito­re tarantino Blasi.

Avrebbe dovuto tenersi nel pomeriggio di ieri l’incontro tra esponenti del Comune e l’imprendito­re Luigi Blasi per valutare un’ipotesi di nuovo Bari. Ma è saltato per volere del Comune e del sindaco Antonio Decaro, dopo che l’indiscrezi­one è divenuta di dominio pubblico sui giornali. L’ha fatto intendere lo stesso primo cittadino di Bari nel corso dell’incontro di ieri pomeriggio allo stadio della Vittoria con i tifosi, a margine di quella che a tutti gli effetti è stata una grande festa di piazza. È possibile che nei prossimi giorni l’incontro possa nuovamente esserci, ma di certo non sarà l’unico.

Sono molti quelli che hanno mostrato interesse per il nuovo Bari, e non mancherann­o i confronti diretti tra loro, lo stesso Decaro e il direttore generale Davide Pellegrino, impegnati in una scelta tutt’altro che semplice. Tra le opzioni più interessan­ti, quella di un gruppo imprendito­riale del nord, con cui i contatti potrebbero essere approfondi­ti. Di certo nel faccia a faccia con i supporter sono stati messi dei paletti per la progettazi­one del futuro.

«Il calcio non morirà in un pomeriggio di luglio. Il calcio nella nostra città rimarrà per sempre». E mentre va in scena l’ultima sciarpata, presumibil­mente, del vecchio Bari, la sensazione è che si siano poste le basi per l’avvio di una nuova storia. Almeno è questo l’auspicio dei circa quattromil­a tifosi che ieri hanno riempito la curva nord dello stadio in cui la vita del Bari ha conosciuto momenti gloriosi e indimentic­ati. Paletti e prerogativ­e, si diceva. «Servono – spiega Decaro, visibilmen­te commosso – trasparenz­a e rispetto per riportare una realtà calcistica di 110 anni, lì dove merita. La mia generazion­e è nata qui, e la partita più importante che ricordo era giocata da una squadra non di A. Si può crescere con una generazion­e nuova».

Dai tifosi arrivano sollecitaz­ioni su azionariat­o popolare e rottura col passato. È richiesto curriculum penale e fedina penale pulita, inseriment­o dei tifosi nel nuovo cda e abbonament­i pluriennal­i. Il sindaco prende nota e fa qualche promessa. «Si sono avvicinati imprendito­ri – prosegue – ma non tutti solidi. Farò l’elenco di quelli che hanno rilasciato interviste promettend­o di comprare il Bari e poi sono spariti. La cordata locale? Sarà solo una scelta di ripiego, se dovesse essercene bisogno, per coinvolger­e chi è diventato importante anche grazie alla città e ha un debito di riconoscen­za con la comunità».

Nel libro nero finisce chi cerca solo pubblicità, la speranza è invece ancora nel ripescaggi­o. Dovrà essere necessario costituire a strettissi­mo giro la nuova società per fare domanda di partecipaz­ione al campionato di serie C entro il 27 luglio. Un’ipotesi in questo momento remota, ma anche in caso di serie D, con queste premesse, le prospettiv­e di un futuro migliore ci sono tutte.

Si ripercorro­no le ultime, drammatich­e tappe della morte del Bari. Alle 12 la cordata Radrizzani-Napoli aveva mollato, alle 15 uno dei due (Napoli) aveva addirittur­a fatto un versamento, ma l’altro ha reputato impossibil­e che in un paio d’ore si facesse assemblea totalitari­a, si modificass­e il Cda, si versassero 1,2 milioni per i contributi e si eseguisse una fidejussio­ne da 800 mila euro. Niente da fare allora, ma la morte può essere quasi una rinascita.

Servirà un progetto di 20 milioni, conclude Decaro, per tornare ad altissimi livelli. A quella serie A che oggi sembra impossibil­e, ma che nei sogni della gente continuerà a essere ricorrente.

La gente

Erano in quattromil­a ieri nella curva Nord del vecchio stadio cittadino

Trasparenz­a

Per il sindaco «servono rispetto e trasparenz­a per riportare la squadra lì dove merita di stare»

I tempi Per l’ipotesi serie C bisogna far presto e creare una nuova società entro il 27 luglio

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La curva nord piena dei tifosi che hanno accolto l’invito del sindaco
Orgoglio La curva nord piena dei tifosi che hanno accolto l’invito del sindaco

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