Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
A Lecce per un incontro all’università sul precariato si è presentata con il figlioletto
È stata contestata dai No Tap, nonostante avesse tra le braccia il figlioletto di tre anni. All’indirizzo della ministra per il Sud, la salentina Barbara Lezzi, gli attivisti hanno gridato: «Melendugno e il Salento ti ringraziano Barbara. Sei peggio della Bellanova. Vergognati».
È accaduto ieri, nel campus urbano di UniSalento, prima e al termine di un incontro con la ministra organizzato dai Cobas alla presenza anche del rettore, Vincenzo Zara, durante il quale si è discusso del precariato nell’università. Per gli attivisti No Tap, che si oppongono all’approdo nel Salento del gasdotto, la ministra ha disatteso alle promesse fatte durante la campagna elettorale di bloccare la realizzazione del gasdotto. Inizialmente esclusi dall’incontro, i manifestanti sono entrati nell’aula e la breve protesta è continuata all’esterno, quando la ministra in auto ha lasciato l’università col figlioletto scortata dalle forze dell’ordine. Barbara Lezzi si è presentata a sorpresa con il figlioletto di tre anni e ha fatto tutto il suo intervento in sala con il bimbo in braccio. È arrivata alla guida della sua auto preceduta da una pattuglia della Digos. «Mi scuso — ha detto giustificando la presenza del bambino —, ma mia madre è ammalata. Chi è donna e madre sono sicura capirà».
La protesta messa in atto contro la ministra del Movimento 5 Stelle è stata commentata da Elvira Savino, deputata pugliese di Forza Italia. «Non mi piace ma neppure mi stupisce la contestazione alla ministra Lezzi — ha dichiarato —, perché quando in campagna elettorale si promette una cosa e poi al governo si fa l’esatto contrario, i cittadini se lo ricordano. Io sono a favore del Tap, ma capisco l’amarezza degli elettori 5 stelle pugliesi e meridionali che si sentono ingannati dai ministri grillini. E credo che la contestazione sia solo l’inizio, perché quando gli elettori grillini si renderanno conto che il reddito di cittadinanza era soltanto un bluff, e che quindi non arriverà mai, la loro esasperazione è destinata ad aumentare».
I motivi Accusata di non impedire l’approdo del gasdotto