Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Dalla concessionaria alla Fca Altavilla, ritratto di un addio
Ritratto inedito di Alfredo Altavilla, il top manager formatosi al Pitagora prima di volare a Milano
Un pezzo di Puglia esce dal Gruppo Fca con le dimissioni del tarantino Alfredo Altavilla. La notizia, ufficializzata ieri, circolava già da un paio di giorni ed è facile collegarla alle nomine dello scorso fine settimana. Cioè, quelle che hanno interessato i vertici del gruppo Fca dopo l’aggravarsi delle condizioni di salute dell’amministratore delegato Sergio Marchionne. Nella nota diramata ieri, però, le dimissioni di Altavilla vengono attribuite ad una scelta personale fatta «per perseguire altri interessi professionali».
Nato a Taranto il 2 agosto del 1963, il top manager pugliese era uno degli uomini più vicini a Marchionne, nelle fasi di rilancio della Fiat. E figurava tra quei pochi nomi
che avrebbero potuto ambire alla sua successione. Anche se non ci sono mai state conferme, in tal senso, e se alla fine non è andata così. La carriera di Altavilla ha avuto inizio all’Università Cattolica di Milano, dopo essersi laureato in Economia, con i compiti di assistente e ricercatore. Cinquantaquattro anni, sposato e con un figlio, Altavilla ha ricoperto diversi ruoli chiave nel gruppo Fca, in cui è entrato nel 1990. Inizialmente si è occupato
di operazioni internazionali. Nel 2009 è entrato a far parte del cda di Chrysler Group e, ad ottobre dello stesso anno, è stato nominato vice presidente del Business Development del gruppo Fiat. Il 12 novembre del 2012 è stato nominato numero uno del gruppo in Europa e in Africa ed è stato anche a capo dell’area di sviluppo del business e membro del Group Executive Council dal primo settembre 2011. Dal 2010 al 2012 è ha ricoperto pure il ruolo di presidente e chief executive officer di Iveco. Insomma, una presenza costante e multiruolo all’interno del gruppo.
Ma il legame tra Altavilla e il mondo delle auto ha origini ben più lontane, visto che la sua famiglia era titolare di
una concessionaria dei marchi Lancia e Autobianchi, proprio nel cuore di Taranto, in via Anfiteatro. Diplomato all’istituto tecnico commerciale Pitagora, lasciò la città dei due mari per studiare alla Cattolica di Milano. A Taranto ci
torna appena gli impegni di lavoro glielo consentono, per trascorrere scampoli di tempo con la famiglia e rivedere il fratello Alessandro. Per lo più nel periodo estivo, che poi è quello in cui il capoluogo ionico si anima anche con i rientri di chi è andato via per lavoro.
Sicuramente, il prosieguo della carriera di Altavilla non sarà caratterizzato da ruoli marginali. Come dimostra l’ingresso nel cda di Telecom, a maggio di quest’anno, su proposta del fondo americano Elliott. A conferma di una visione manageriale, ad ampio spettro, che ha origini tarantine e che sarà ancora tutta da scrivere e da seguire.
Casa dolce casa
Ex ministro degli esteri del gruppo, d’estate spesso torna nella città bimare per le vacanze