Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il Bari che sarà, Napoli favorito con Radrizzani Le alternativ­e

- Di Pasquale Caputi

Dopo gli incontri, le indiscrezi­oni e BARI l’avviso per la presentazi­one delle manifestaz­ioni di interesse per l’acquisizio­ne del nuovo Bari, è il momento della stasi e delle riflession­i. Calma apparente, con il temporeggi­amento da parte dei papabili. Ognuno studia le carte, dettaglia il progetto, stando ben attento a non esporsi più di tanto, con il rischio di far saltare ipotesi e trattative. La sensazione di queste ore è che stia perdendo quota la soluzione della cordata di imprendito­ri baresi messisi in equipe per garantire un futuro al club. Sullo sfondo continuano i movimenti del duo Radrizzan-iNapoli, del tarantino Blasi, di soluzioni imprendito­riali pugliesi e non. Niente che però possa conferire ancora certezze, dato che il termine ultimo per la presentazi­one delle manifestaz­ioni di interesse è il 31 luglio. Mancano cioè sette giorni alla chiusura di questa fase. Pochi in senso assoluto, tanti rispetto alla voglia dei tifosi e della piazza di capire in che direzione si stia andando.

La sensazione è che sia complicato ipotizzare uno scenario diverso da quello della serie D. Ed è pure difficile sbilanciar­si sul futuro del club in caso di quarta serie. Nei giorni scorsi erano emerse indiscrezi­oni sul fatto che il Bari non potesse far parte del girone H, ovvero quello che da sempre è contraddis­tinto dalla presenza delle pugliesi. Ebbene, non ci sarebbe alcuna certezza in merito, per il semplice motivo che per sbilanciar­si occorre aspettare la definizion­e degli organici e venire a capo di un rompicapo che oggi ha più nodi: valutazion­e delle squadre ripescate in C, bocciature della Covisod e conseguent­e non ammissione di team alla D, definizion­e delle squadre in sovrannume­ro. In questo senso, già accettata l’istanza del Modena, oltre al Bari potrebbero esserci anche Cesena, Reggina, Andria, Avellino. Tutte potenzialm­ente in grado di partecipar­e al torneo e di manifestar­e, come il Bari, velleità di ripescaggi­o in C sulla base del blasone e delle potenziali­tà della piazza. L’obiettivo della federazion­e è rendere pubblici i gironi già il 10 o 11 agosto. Per quella data, va detto, il Bari dovrà già essersi iscritto e aver posto la basi per la formazione della squadra, in un campionato tutt’altro che semplice. La storia della D è fatta di piccoli club e società ambiziose destinate alla ripartenza. È fatta di scelte oculate e grande esperienza della categoria. Certo, il sogno e la speranza dei baresi è che la D sia solo un’ipotesi, che prevalga il progetto C. Tutto sarà più chiaro tra qualche giorno, quando gli interessat­i usciranno allo scoperto e Decaro farà la sua scelta.

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