Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il Bari che sarà, Napoli favorito con Radrizzani Le alternative
Dopo gli incontri, le indiscrezioni e BARI l’avviso per la presentazione delle manifestazioni di interesse per l’acquisizione del nuovo Bari, è il momento della stasi e delle riflessioni. Calma apparente, con il temporeggiamento da parte dei papabili. Ognuno studia le carte, dettaglia il progetto, stando ben attento a non esporsi più di tanto, con il rischio di far saltare ipotesi e trattative. La sensazione di queste ore è che stia perdendo quota la soluzione della cordata di imprenditori baresi messisi in equipe per garantire un futuro al club. Sullo sfondo continuano i movimenti del duo Radrizzan-iNapoli, del tarantino Blasi, di soluzioni imprenditoriali pugliesi e non. Niente che però possa conferire ancora certezze, dato che il termine ultimo per la presentazione delle manifestazioni di interesse è il 31 luglio. Mancano cioè sette giorni alla chiusura di questa fase. Pochi in senso assoluto, tanti rispetto alla voglia dei tifosi e della piazza di capire in che direzione si stia andando.
La sensazione è che sia complicato ipotizzare uno scenario diverso da quello della serie D. Ed è pure difficile sbilanciarsi sul futuro del club in caso di quarta serie. Nei giorni scorsi erano emerse indiscrezioni sul fatto che il Bari non potesse far parte del girone H, ovvero quello che da sempre è contraddistinto dalla presenza delle pugliesi. Ebbene, non ci sarebbe alcuna certezza in merito, per il semplice motivo che per sbilanciarsi occorre aspettare la definizione degli organici e venire a capo di un rompicapo che oggi ha più nodi: valutazione delle squadre ripescate in C, bocciature della Covisod e conseguente non ammissione di team alla D, definizione delle squadre in sovrannumero. In questo senso, già accettata l’istanza del Modena, oltre al Bari potrebbero esserci anche Cesena, Reggina, Andria, Avellino. Tutte potenzialmente in grado di partecipare al torneo e di manifestare, come il Bari, velleità di ripescaggio in C sulla base del blasone e delle potenzialità della piazza. L’obiettivo della federazione è rendere pubblici i gironi già il 10 o 11 agosto. Per quella data, va detto, il Bari dovrà già essersi iscritto e aver posto la basi per la formazione della squadra, in un campionato tutt’altro che semplice. La storia della D è fatta di piccoli club e società ambiziose destinate alla ripartenza. È fatta di scelte oculate e grande esperienza della categoria. Certo, il sogno e la speranza dei baresi è che la D sia solo un’ipotesi, che prevalga il progetto C. Tutto sarà più chiaro tra qualche giorno, quando gli interessati usciranno allo scoperto e Decaro farà la sua scelta.