Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Bellomo e Gillet nella squadra di De Laurentiis
E intanto si parla di alcuni clamorosi ritorni, dal fantasista Bellomo al portiere Gillet
Mentre il nuovo Bari si appresta a ricominciare dalle retrovie del pallone, il vecchio vive ancora giorni di tribolazione. La Procura ha infatti chiesto il sequestro conservativo di circa 1,3 milioni di euro, ovvero degli importi che la Lega Calcio dovrebbe corrispondere al Bari a fine mercato. Non è questa l’unica istanza depositata nell’udienza davanti alla sezione fallimentare del Tribunale. L’altra arriva proprio dalla difesa dell’ex presidente, che ha presentato proposta di concordato preventivo in bianco per evitare il default. Se ne riparlerà nel merito il prossimo 16 agosto, quando invece le strade del nuovo Bari saranno state tracciate in modo presumibilmente più nitido.
Infatti cominciano a emergere particolari interessanti circa le strategie di mercato della futura società, per ora formalmente rappresentata dal solo De Laurentiis. Entro ferragosto, in questo senso, saranno rese note alcune componenti dello staff, a partire dal direttore generale, che sarà Matteo Scala, ex dg del Carpi, uomo assai vicino al direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli e al suo braccio destro Giandomenico Costi. L’intero staff, da quanto trapela, sarà composto da persone giovani ed esperte delle categorie inferiori. Dovrebbe esserci anche Filippo Galli, quale responsabile del settore giovanile. A breve è previsto che invii un progetto dettagliato a De Laurentiis. La fumata bianca, in altre parole, è vicina. Potrebbe servire invece qualche ora in più per la scelta dell’allenatore, che però non dovrebbe essere Auteri, alla luce del contratto in essere con il Catanzaro.
Ma è anche sulla squadra che iniziano a circolare suggestioni intriganti. Sul taccuino della neonata società è finito Nicola Bellomo, ex enfant prodige del vivaio biancorosso, che sta disputando il precampionato con la Salernitana. E sta rimbalzando pure il nome di Jean François Gillet, portiere belga, l’uomo con più presenze nella storia del Bari. Dopo la fine burrascosa della sua vicenda biancorossa, sarebbe pronto a ripartire. In tal caso, però, solo se il campionato di competenza fosse la serie C.
In questo senso, per tornare alla scottante questione politica degli ultimi giorni, diminuiscono le chance di un salto di categoria. Stando a quanto trapela da fonti vicinE alla federazione, si starebbe profilando l’idea di un campionato a 19 squadre, con il blocco dei ripescaggi. E, a cascata, anche le opportunità del Bari in C sarebbero nulle, nonostante il sindaco Decaro continui a darsi un gran daffare. Avrebbe, il primo cittadino, già inviato la lettera per provare a convincere la Lega B e quelle di C e D circa la necessità che il progetto Bari riparta dalla C. Un tentativo disperato. Anche perché gli altri club sono pronti ad alzare la voce.
In serata è stata diffusa una nota congiunta di 13 società che hanno scritto al presidente della Lega C Gravina, a quello del Coni Malagò e al commissario della Figc Fabbricini. «Ci auguriamo davvero – scrivono – che da parte della Federcalcio ci sia l’intenzione di ascoltare l’opinione di chi tiene in vita le società calcistiche della terza serie. In caso contrario saremo costretti ad agire con iniziative di protesta eclatanti, tra le quali anche il ritiro delle nostre squadre dal campionato». Tre le firmatarie, anche le pugliesi Monopoli e Virtus Francavilla.
Veleno Monopoli e Virtus Francavilla tra le 13 società contrarie al «salto» dei biancorossi