Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Prime pattuglie già operative Scattano i posti di blocco
Settantacinque uomini delle forze dell’ordine in più sono già operativi a Bari da un paio di giorni. Una decisione presa dal ministro Salvini all’indomani della richiesta del 20 luglio scorso da parte del prefetto di Bari, Marilisa Magno, per far fronte all’emergenza criminale della città.
Settantacinque uomini delle forze di polizia in più. Operativi già da un paio di giorni per far fronte all’emergenza sicurezza della città di Bari. Lo ha deciso il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in risposta alle esigenze arrivate dal territorio pugliese. La richiesta era infatti stata avanzata dal prefetto di Bari, Marilisa Magno, il 20 luglio scorso dopo il Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica in cui era emersa la necessità di un maggiore presidio delle forze di polizia in città per fronteggiare la recrudescenza della criminalità che, nelle ultime settimane, si è manifestata in città con aggressioni e pestaggi. In particolare nei quartieri Libertà, Murattiano e Japigia dove la percezione di sicurezza da parte dei cittadini è pressoché inesistente. Da Roma sono quindi arrivati i rinforzi di polizia, carabinieri e finanzieri a sorvegliare le zone «calde» della città con posti di blocco in più e con una intensificazione dei controlli nelle fasce orarie notturne in tutte le zone più a rischio.
Ma i cittadini di Bari continuano la loro battaglia per una città più sicura e vivibile, sono stanchi di tornare a casa (soprattutto coloro che abitano al Libertà) e di doversi continuamente guardarsi alle spalle. Il Comitato Cittadini Attivi del Libertà, il Comitato Salvaguardia zona Umbertina, l’Associazione villaggio lavoratori Stanic e infine il Quartierino residenti in movimento, hanno realizzato un manifesto pubblicato su Facebook rivolto agli amministratori co- m una li :« Sindaco, assessori# scendete dalla torre ». Ilri ferimento è alla torre panoramica installata da qualche settimana sul lungomare di Bari. Nel post pubblicato sul social network i rappresentanti dei cittadini di Bari scrivono: «Scendete dalla Torre, siete troppo lontani dai problemi dei cittadini, da 75 metri d’altezza non si possono vedere e comprendere le esigenze dei territori. Passeggiate con noi, la sera, nei vari quartieri. Vi aspettiamo. Il biglietto per questo giro lo paghiamo noi».
L’invito, pur se rivolto in maniera ironica, è quello di avvicinarsi di più alle emergenze della città e andare a vedere di persona quello che accade di notte. Quando alcune zone della città, il quartiere Libertà in particolare, è inavvicinabile. «I cittadini vivono in un territorio stravolto spiega il comitato di quartiere del Libertà - con una amministrazione comunale assente che continua ad ignorare le richieste di coloro che con coraggio denunciano. Abbiamo deciso di intraprendere questa iniziativa di protesta spiegano ancora - e cioè condividere una passeggiata con il sindaco e gli assessori, in zona ormai impraticabili e in orari difficili, per far toccare con mano i problemi seri che vivono giornalmente i cittadini. Noi senza scorta».
Ed è proprio dalle strade del rione Libertà, in via Crisanzio in particolare, che arriva l’ultima aggressione ai danni dj di 40 anni che stava rincasando dopo il lavoro. È stato malmenato e poi colpito con un coltellino alla nuca (senza gravi conseguenze) da due extracomunitari che gli hanno portato via il portafogli. Non è andata meglio ad un settantenne barese che la sera successiva nei pressi della stazione ferroviaria di Bari è stato prima aggredito verbalmente e poi picchiato da un altro extracomunitario al quale aveva rifiutato una sigaretta e un euro.