Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Le amiche unite dal ballo e il poliziotto eroe che ha salvato i figli

La preoccupaz­ione, l’attesa, infine la drammatica conferma Il poliziotto ha fatto scudo con il corpo per proteggere i bambini

- F. M. V. Fat.

«Non conosciamo ancora la dinamica dell’incidente, ma non è escluso che Gianfranco (Fumarola, ndr) abbia fatto scudo col suo corpo per proteggere i suoi figli. Era molto legato alla famiglia e avrebbe dato la vita per i suoi figli, come e più di qualunque altro papà». Nei comuni pugliesi colpiti dalla tragedia di Raganello, è il momento dei ricordi. A ricordare Gianfranco Fumarola è Mario Saponaro, suo amico da oltre vent’anni e assessore alle Attività produttive e al Turismo del Comune di Cisternino. «Correva tutti i giorni, indossando sempre le cuffiette — dice Saponaro —. Anche quando l’ho visto l’ultima volta, due giorni fa, sulla strada che collega Cisternino a Fasano. Mi ha salutato da lontano: non si fermava mai, era un treno quando correva. Era un grande sportivo, amava la natura e tutti gli sport fisici. Dopo questa notizia, manca il fiato». Poi, i ricordi arrivano tutti insieme ad alimentare il dolore. «Ci conoscevam­o da tanto, da quando facevamo entrambi i camerieri nelle sale riceviment­o. Era un ragazzo che trovava il lato positivo in ogni cosa, un grande lavoratore, ed era molto duro anche con me quando a Cisternino qualcosa non funzionava: mi telefonava e si arrabbiava molto nonostante la grande amicizia». I suoi genitori, entrambi contadini, sono anziani. Per la sua famiglia, Gianfranco aveva «comprato una bella casa a Cisternino che gli è costata tanta fatica. Ci metteva sempre l’anima nelle cose che faceva», conclude Saponaro.

Per Claudia Giampietro di Conversano e Miryam Mezzolla di Torricella, i ricordi degli amici viaggiano soprattutt­o sui social. In particolar­e, su Facebook vengono sempre ricordate insieme, dalle prove dei balletti alle serate tra amici in discoteca e nei locali di burlesque. Appassiona­te anche di motori: proprio sabato scorso erano state a un motoraduno a Lecce. Fra le tante frasi lasciate dagli amici sulle bacheche di Facebook si legge: «non si può morire così, portate il sorriso anche lassù», «ora ballerete con gli angeli», «spensierat­e e belle come il sole», «sempre insieme sulla terra, in eterno insieme lassù». Scosso il sindaco di Conversano, Pasquale Loiacono: «È una notizia tremenda per tutta la comunità. Claudia era una ragazza solare che si è fatta con tanto lavoro. Si era trasferita a Bari, ma i suoi genitori vivono qui. Il pericolo? Sono stato pochi giorni fa proprio in quella zona. Ho visto tante famiglie e persone che si sono avventurat­e in questo tipo di pratica sportiva. Sono convinto che debba esserci una regolament­azione restringen­te che limiti il rischio di affrontare quelle gole».

Sotto choc anche la comunità di Torricella. È stato suo padre Antonio, operaio di una ditta dell’appalto Ilva, a riconoscer­e il corpo di Miryam, ballerina e modella. Il dramma della famiglia Mezzolla si è consumato in un attimo: i carabinier­i della stazione locale hanno comunicato il decesso. Poi la fuga a Civita per l’identifica­zione. Triste epilogo di un’avventura nata per pura voglia di vivere.

Mario Saponaro Gianfranco correva tutti i giorni era un grande sportivo e amava la natura

Pasquale Loiacono, sindaco di Conversano Una notizia tremenda per tutta la comunità

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