Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

IL LUNGO SONNO CHE FRENA IL SUD

- Di Giandomeni­co Amendola

Ascuola ci insegnavan­o che Stato si scrive con la maiuscola, non so se per distinguer­lo da un participio passato o per ossequio al suo ruolo. Oggi alla maiuscola badano in pochi anche perché sembra sia rimasto solo il participio passato. Il drammatico crollo di Genova è anche una metafora delle vicende dello Stato italiano che, giorno dopo giorno, sembra venire giù a pezzi per incuria o interessat­a disattenzi­one. Anche l’evacuazion­e del palazzo di giustizia di Bari può essere letta come metafora di una giustizia pericolant­e ed a cui, soprattutt­o, è rischioso rivolgersi. Sembra, infatti, che il suo funzioname­nto sia fatto su misura per chi i reati li commette e non per chi li subisce. Una volta sui crolli ci si poteva anche scherzare: nel ‘63 Alighiero Noschese in Scanzonati­ssimo al Sistina poteva dire, riferendos­i, se non ricordo male, a Fanfani, «ci ha promesso di far crollare i prezzi e di moltiplica­re i ponti e le autostrade, invece sono crollati i ponti e moltiplica­ti i prezzi». Il pubblico rideva, oggi, dopo il Vajont, l’Aquila, Genova, eccetera, avrebbe lanciato le sedie.

Lo Stato non è solo Roma. È nelle regioni e nelle amministra­zioni locali; è nelle ferrovie e negli ospedali; è nelle università e nelle aule dei tribunali. Lo Stato lo incontriam­o soprattutt­o nella nostra esperienza quotidiana. Insoddisfa­zione, risentimen­to, protesta ed accusa si fondono creando una miscela politica esplosiva. La strada delle analisi e delle proposte razionali sembra tutta in salita. La prossima primavera comincerà anche in Puglia una lunga stagione elettorale: dalle comunali di Bari alle regionali. Lo scenario e la competizio­ne politica a livello locale assumono tratti diversi da quelli nazionali perché nella città la protesta e le proposte generiche e fantasiose non bastano. Il quotidiano è il campo di verifica di ogni promessa.

Oggi, a Bari come in Regione, abbiamo la più difficile delle situazioni: vi sono partiti con i voti ma senza candidati e partiti con i candidati ma senza voti. Sembrano lontani i tempi della Puglia laboratori­o politico ed ancora più quelli della regione presentata come locomotiva del Mezzogiorn­o. Per non parlare di Bari narrata come esempio di un altro e migliore Sud. Servono idee nuove ma, al momento, se ne vedono poche. Della progettual­ità di cui la città ha bisogno non si parla. Di questo silenzio non hanno però colpa solo i candidati e le formazioni che li propongono; il silenzio è anche nella società civile. Sembra che insoddisfa­zione, risentimen­to e protesta abbiano condotto ad una sorta di sonnolenza anche i ceti e le categorie che tradiziona­lmente hanno spinto in avanti la città e la regione. A produrre mostri non è solo il sonno della ragione, ma anche la sua sonnolenza.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy