Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Apulian lifestyle» a caro prezzo
La Regione non bada a spese: 150 mila euro solo per pagare lo stipendio al direttore
c’è un pezzo di spesa della sanità pugliese che parla di “health marketplace”. Ovvero pratiche per far ammalare meno i cittadini con l’ausilio di buone pratiche alimentari e di benessere. Così, il governatore Michele Emiliano ha nominato un direttore responsabile che guadagnerà 150 mila euro all’anno. La Regione: «Verrà pagato con fondi della formazione che erano da anni sul capitolo dell’Ares».
Nella Regione Puglia che fatica a dare un’adeguata assistenza sanitaria (con liste d’attesa sempre più lunghe e continue denunce di inefficienza negli ospedali sovraffollati) c’è un pezzo di spesa che parla di “health marketplace” affidata a un direttore responsabile che guadagnerà 150 mila euro all’anno (120 mila di base e 30 mila di premio di risultato). La finalità? È l’attività volta a far ammalare meno i cittadini con l’ausilio di buone pratiche alimentari e di benessere. Una strategia che ha portato il governatore Michele Emiliano, nonché assessore alla Sanità, a creare una struttura speciale denominata “Coordinamento health marketplace” alle dirette dipendenze della presidenza della giunta Regionale.
Così Emiliano, il 3 agosto scorso (al ridosso dello stop estivo), ha firmato un decreto di nomina che definisce le funzioni della struttura speciale con la mission di non far ammalare la gente. Tra cui «lo sviluppo di sinergie e piattaforme cooperative per la promozione e la diffusione dell’Apulian Lifestyle attraverso percorsi partecipati con i cittadini pugliesi e le loro rappresentanze anche nell’ambito delle forme e degli spazi più evoluti offerti dal mondo web». E ancora: «La promozione di politiche di Smart Specialization Strategy per uso intelligente ed esclusivo delle tecnologie in sinergia con il mondo della ricerca universitaria e dell’imprenditoria pugliese e in linea con gli obiettivi e le azioni previsti dal programma Smart Puglia 2020 e dall’Agenda Digitale 2020 della Regione Puglia».
L’Apulian Lifestyle del benessere aveva preso il via già lo scorso anno con una delibera di giunta (votata all’unanimità) del 4 luglio 2017 tra cui spicca l’iniziativa della «Settimana dell’Apulian LifeStyle (per una lunga Vita Felice) e per il programma di formazione sulla dieta mediterranea sostenibile pugliese» stabilendo il limite di spesa di 500 mila euro per realizzare l’iniziativa informativa. Ma nel 2018 si entra nel vivo dell’azione. Tanto che Emiliano ha dovuto modificare il modello Maia prevedendo «un posto da responsabile non compreso nella dotazione organica». Inoltre, «la direzione della struttura — è scritto nel decreto — è affidata Felice Ungaro in possesso di comprovata esperienza in materia e ai fini retributivi il responsabile della struttura è equiparato al direttore di dipartimento». Ovvero con uno stipendio di 120 mila euro annuali più 30 mila di premio di risultato. Ungaro, ex commissario dell’Agenzia regionale sanitaria (Ares), sinora ha lavorato per la presidenza della giunta in distacco da direttore dell’Area emergenza sanitaria e promozione del governo clinico dell’Ares. Sul sito internet dell’agenzia è riportato il valore degli emolumenti riconosciuti al manager: nel 2017 pari a 85.219,19 euro tra retribuzione di posizione unica, retribuzione di risultato, indennità di struttura complessa, indennità esclusiva e indennità specifica medica. Un salto di qualità, quello atteso da settembre prossimo, che la Regione ritiene importante per raggiungere gli obiettivi previsti dall’Apulian LifeStyle. «Lo stipendio di Ungaro — fanno sapere dalla Regione — non grava sul bilancio regionale perché sarà pagato con fondi della formazione che erano da anni sul capitolo dell’Ares. La modifica della struttura organica? Abbiamo utilizzato una prerogativa propria del sistema Maia».
La speranza è che il piano di formazione specifica di benessere della popolazione pugliese possa presto raggiungere lo scopo. Così come recita lo slogan: per una lunga Vita Felice.