Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il Lecce esulta Giallorossi, ben 16 i volti nuovi: una squadra e mezza completa
Nella terra di Sant’Oronzo non esiste consonante diversa dalla B Tutti concentrati in direzione di un torneo tutto da godere ma anche conservare il più a lungo e nel miglior modo possibile
Finalmente è tornata la serie B. E per prepararsi con l’abito da sera a un traguardo rincorso a lungo, letteralmente agognato, il Lecce ha ritenuto opportuno optare per un’autentica rivoluzione. Saranno ben 16 i volti nuovi in casa giallorossa.
Una squadra e mezza completa in ogni ruolo, dai portieri (Vigorito, Milli e Bleve) ai difensori (Lucioni, Calderoni, Fiamozzi, Venuti e Meccariello), passando per i centrocampisti (Petriccione, Haye e Scavone), fino agli attaccanti (Falco, Chiricò, La Mantia, Pettinari e Palombi). Una squadra rivoltata dalla testa ai piedi, quindi, in cui le conferme principali saranno Mancosu e Cosenza, senza dimenticare i Lepore, gli Ermellino, gli Arrigoni. Numeri e maglie importanti per Fabio Liverani, che non ha cominciato alla grande in precampionato, ma che è voglioso di dimostrare come questa squadra abbia tutte le carte in regola per ben figurare. La scelta di cambiare in lungo e in largo la rosa va in realtà in controtendenza con quelle che erano parse le abitudini di molte neopromosse. Avevano quasi sempre confermato, queste ultime, l’ossatura principale, in nome del concetto che conoscersi bene fosse importante per affrontare con più serenità le difficoltà della nuova categoria. La società salentina ha però valutato poco consono, evidentemente, il valore della rosa. E ha regalato a Liverani molti nuovi giocatori, proponendogli un’abbondanza che dovrà essere bravo a gestire.
Avrà influito anche la voglia di entusiasmare una piazza depressa dagli ultimi anni di terza serie. Una terra ritenuta straniera, lontana anni luce dalla prestigiosa tradizione della città pallonara. A scorrere la lista degli acquisti, allora, non stupisce che si tratti spesso e volentieri di nomi assolutamente in linea con l’idea di disputare un campionato ambizioso. C’è chi conosce già benone la Puglia, per averla vissuta non solo a Lecce, ma anche nella vicina Bari (Calderoni, Fiamozzi, Petriccione, Scavone). Ci sono giocatori vogliosi di rivincita o alla ricerca di conferme. Un mix che Liverani dovrà essere bravo a valorizzare nel contesto di un campionato tutt’altro che facile. Palermo, Crotone, Verona e Benevento partono con i favori del pronostico e hanno tutta l’intenzione di battagliare nelle zone alte. Il Foggia ha allestito una squadra di spessore, Spezia, Venezia e Perugia sono le solite compagini in grado di rompere le uova nel paniere. Il tutto nel contesto di un torneo che, almeno per ora, vedrà presenti solo 19 compagini. Si prospetta quindi un equilibrio maggiore, con tanto di necessità di ridurre gli errori. Sempre che il 7 settembre il collegio di garanzia del Coni non allarghi il campo a 22 club. In quel caso, non solo occorrerà mettere nuovamente mano al calendario, ma sarà necessario produrre gli anticorpi a una robusta dose di polemiche. Sarebbe la conclusione coerente di un’estate strana, senza certezze e priva di logica.
A Lecce vogliono pensarci il meno possibile, concentrati come sono in direzione di un torneo che vogliono, da un lato godersi, dall’altro conservare il più a lungo possibile. Nella terra di Sant’Oronzo non c’è alcuna voglia di sentire una consonante diversa dalla B.