Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Per Foggia comincia la scalata
Penalizzazione di 8 punti decisa dalla Corte federale d’appello La Procura aveva chiesto la retrocessione della squadra in C
La partenza è in salita. Il lungo e difficile campionato di Serie B inizia per il Foggia con otto punti di penalizzazione, sanzione inflitta dalla giustizia sportiva nel corso di un’estate vissuta sull’altalena delle emozioni. Dal -15 inflitto dal Tribunale federale nazionale (nonostante la Procura avesse chiesto la retrocessione in C), alla riduzione a -8 disposta della Corte federale d’appello nel secondo grado di giudizio. Il tutto in attesa di proporre ricorso al Collegio di garanzia del Coni (terzo grado di giudizio).
Non solo, Il Foggia ha dovuto combattere anche una battaglia sulla mutualità: prima è stato escluso dalla ripartizione della stessa su decisione dell’assemblea di Lega B, poi reintegrato dal TFN e infine parzialmente escluso (per il periodo dal 7 marzo al 18 maggio 2018) dalla Corte federale d’appello. Il tutto con il club commissariato (per sei mesi a decorrere dallo scorso marzo) e con un progetto tec- nico che ha vissuto un cambio in panchina. L’allenatore Giovanni Stroppa (protagonista della risalita in Serie B) è passato al Crotone e al suo posto è arrivato Gianluca Grassadonia, ex tecnico della Pro Vercelli. Per lui si tratta di un ritorno, dopo l’esperienza da calciatore in Serie A nel 19921993, in piena Zemanlandia.
Per puntare alla rimonta il d.s. Luca Nember ha mantenuto la base della squadra che ha sfiorato i playoff nella scorsa stagione, compresi i gioielli Oliver Kragl e France-
Se potesse, metterebbe gli scarpini e scenderebbe in campo per dare una mano al suo Foggia nel momento del bisogno. Proprio come sempre ha fatto nella sua carriera, davanti ai suoi compagni, con la fascia di capitano al braccio.
Gianni Pirazzini è la bandiera del Foggia, club al quale ha dedicato gran parte della sua vita nei panni di calciatore (13 stagioni), direttore sportivo, team manager e responsabile del settore giovanile. Nel suo curriculum tre promozioni in Serie A e una in B con i rossoneri. Il 20 settembre 2014, il Comune di Foggia lo ha anche insignito della cittadinanza onoraria in occasione dei suoi 70 anni. Il capitano analizza le difficoltà che attendono i rossoneri: «Sarà un campionato in salita. Partire da -8 significa avere addosso la voglia matta di recuperare in fretta il gap. Ecco, secondo me bisogna raggiungere il prima possibile quota zero per poi vedere dove sono le altre. L’obiettivo è la salvezza, altri conti, eventualmente, si faranno al giro di boa della stagione». La penalizzazione è un fardello pesante, tanto in termini di punti, quanto a livello psicologico. Pirazzini indica la strada da seguire. «Molto dipende dall’inizio del campionato, ma servono almeno sette partite per capire dove può arrivare la squadra. Se si parte bene l’entusiasmo aiuta tanto e il Foggia può fare il cammino che per qualità di organico gli spetterebbe. In caso contrario, invece, potrebbe anche subentrare la paura. Sarà fondamentale il ruolo dei calciatori esperti per dare tranquillità ai più giovani». E il mercato ha portato uomini di esperienza e di qualità, soprattutto in attacco. «La squadra è stata costruita con calciatori importanti — dice lo storico capitano —. Penso all’ipotetico tridente Galano, Mazzeo, Iemmello. Possono coesistere, ma servirà una buona copertura a centrocampo. E tutti e tre dovranno sacrificarsi, anche se è una coperta corta: se ripieghi perdi lucidità in attacco».