Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Lavori nella stazione ferroviaria Non è una città (bianca) per turisti
Per l’intero mese di agosto ci ha pensato la biglietteria a singhiozzo. A ricordare tassativamente le appena quattro date di apertura e gli orari, solo mattutini, per acquistare un biglietto o richiedere una semplice informazione. L’alternativa sono in ogni caso le macchinette self service e l’attiguo bar. Per tutta l’estate, invece, ci ha pensato direttamente la stazione. Pronta a mostrarsi con tutte le sue ferite, i suoi divieti, i suoi scavi mentre frotte e frotte di turisti sfilavano – e sfilano ancora – carichi di bagagli e di aspettative. Subito tradite anche solo arrivando nel deserto del piazzale o scendendo negli inferi del sottopasso pedonale, dove in un angolo campeggiano i resti e gli scavi del cantiere.
Nell’estate 2018 succede anche questo nella gettonatissima meta turistica di Ostuni, nel Brindisino, e nella sua stazione ferroviaria. Stazione al centro di lavori di restyling che da queste parti hanno fatto storcere il naso, sin dall’avvio nello scorso mese di maggio. Con una domanda: «Ma era proprio necessario farli iniziare durante la stagione estiva, quando la Città Bianca si riempie come un uovo?». Stessa considerazione dei turisti che in queste settimane hanno affollato lo scalo ferroviario, tra incredulità, spaesamento e qualche disservizio. Non credendo ai propri occhi una volta scesi dal treno, tra sportelli chiusi, lunghe recinzioni arancioni, operai al lavoro e percorsi a labirinto che invitano alla prudenza e a camminare in fila indiana. «Ma dove siamo finiti?», chiede un turista dall’accento emiliano rivolgendosi alla sua compagna di viaggio mentre trascinano il trolley. «Qui la sera il sottopasso è buio e io ho rischiato anche di essere aggredita con una bottiglia da un ragazzo», giura invece una pendolare mentre si fa strada nell’ultimo pezzo di corridoio arancione che la porterà verso l’uscita. Verso quel piazzale dove, a parte una mappa appiccicata al muro e una fermata dei bus, non c’è nulla ad accogliere i turisti. E così i due chilometri appena che separano la stazione dal centro di Ostuni sembrano un’eternità, a dispetto dei siti locali di promozione turistica che parlano invece di «meta facilmente raggiungibile» prendendo la strada provinciale 20. Praticamente l’aperta campagna.
«Non è una frase fatta, ma per l’infopoint alla stazione di Ostuni e nel porto di Villanova ci stiamo lavorando dallo scorso inverno. Purtroppo non ce l’abbiamo fatta per questa stagione, ma ci auguriamo di poterli attivare in prossimità delle feste natalizie», assicura l’assessore comunale al Turismo e al marketing, Vittorio Carparelli. «Anche per i lavori della stazione — spiega —, l’ultimazione era prevista in questo periodo. Ora mi auguro che sia fruibile per i turisti e i visitatori di Capodanno».
Insomma, l’assessore guarda ai prossimi appuntamenti nel nome della destagionalizzazione. «Per settembre non a caso — dice —, i nostri alberghi registreranno un più 18 per cento di presenze rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A dimostrazione che i dati turistici di Ostuni sono in crescita». Ma con quali servizi? «Con la Provincia abbiamo in progetto la realizzazione di una pista ciclabile che colleghi la stazione al centro. Con il protocollo Valle d’Itria e i Comuni di Locorotondo, Alberobello, Cisternino, Ceglie Messapica e Martina Franca stiamo invece creando un lavoro di rete su eventi, trasporti e iniziative», spiega ancora l’assessore.
Intanto, nell’immediato non resta che aspettare la fine dei lavori in stazione che prevedono l’innalzamento della banchina (per agevolare la salita e discesa dai treni), la realizzazione di due ascensori, la completa riqualificazione del sottopasso, nuove pensiline e un nuovo impianto di illuminazione. In fondo per la prossima estate 2019 c’è abbastanza tempo.
L’assessore Carparelli Mi auguro che sia pienamente fruibile per i turisti e i visitatori nel periodo di Capodanno