Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Ritratto insolito di Riondino, il divo che stronca Salvini

Tarantino, attore di teatro e di cinema, fa tv ed è impegnato per l’ambiente della sua città Da Venezia, dove è padrino della Mostra del cinema, ha attaccato il M5S e il ministro dell’Interno

- di Cesare Bechis

Michele Riondino fa cinema e television­e. E recita in teatro. Ha cominciato dalla gavetta nelle cantine dei centri sociali e oggi è il padrino della Mostra del cinema di Venezia. Sbarbato e con il ciuffo all’insù leggerment­e impomatato, ieri ha presentato la serata inaugurale e l’8 settembre sarà il cerimonier­e della chiusura. La sua nuova estetica ha sorpreso i molti che s’erano abituati ai ricci. Da Venezia Riondino, chissà, spera anche di tenere acceso, se non proprio i riflettori, almeno un faretto su Taranto e i suoi problemi. Michele ha appena 39 anni. L’esordio in teatro a 21 nel Macbeth di Marco Bellocchio, nel 2001 è in tv in Compagni di scuola, nel 2003 approda al cinema con un ruolo secondario in Uomini & donne, amori & bugie, debutto alla regia di Eleonora Giorgi. Nel 2008 gira Il passato è una terra straniera con Elio Germano, ruolo che gli vale una candidatur­a ai Nastri d’argento. Finora ha partecipat­o a 19 film, 9 lavori in television­e, 3 opere teatrali. E la carriera si prospetta lunga. I personaggi del giovane Montalbano e di Mennea gli hanno dato una notorietà che, probabilme­nte, non si aspettava, ma ha capito subito che la television­e è un mezzo potentissi­mo. L’ha messo in contatto con autori prestigios­i. È diventato sodale di Andrea Camilleri, e Michele lo chiama quando vuole un consiglio per affrontare un nuovo personaggi­o. «È nata una bella amicizia con Andrea — ha detto tempo fa a Fabio Fazio —, mi ha dato ottimi suggerimen­ti quando dovevo girare il lavoro su Leopardi interpreta­ndo Antonio Ranieri, il migliore amico del poeta». Militante del movimento Liberi e Pensanti di Taranto, Riondino è tarantino di nascita e appartiene al popolo del “treruote”. Ne condivide appieno spirito e obiettivi. L’Ilva non è compatibil­e con la salute, i tarantini soffrono e lo sta- bilimento va chiuso. Da ieri è su tutti i giornali anche per la stoccata politica con il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Riondino ha affermato di aver votato 5 Stelle, ma di esserne deluso. «Non avrei mai accettato il contratto di governo con la Lega — ha detto — e non avrei mai votato 5 Stelle se avessi saputo che loro lo avrebbero fatto. Ci aspettavam­o qualcosa che però ancora non c’è stato, quindi siamo in perenne attesa, ma anche stanchi di attendere e di essere delusi. Non ci sono né amici né nemici, solo gente che dovrebbe fare e dovrebbe rispondere alle richieste di una città intera». In precedenza aveva dichiarato di essere contento di non incontrare a Venezia il vice premier anche perché «Salvini non mi rappresent­a e non rappresent­a la maggioranz­a di quelli che hanno votato 5 Stelle». Una presa di distanza netta alla quale Salvini ha risposto con il consueto tweet: «Io invece lo incontrere­i volentieri, sono curioso e testardo, nella speranza di riportarlo su retta via», alludendo a una foto che ritrae l’attore insieme con Asia Argento. Poi ha aggiunto: «Che tristezza usare il palcosceni­co di un Festival (che prende milioni di euro di contributi pubblici) per fare politica... Il cinema e Venezia sono ben altro, per fortuna». E ben altro sono la biografia di Riondino e la sua carriera come s’è sviluppata finora. Segno zodiacale Pesci, fidanzato con Eva Nestori, make-up artist conosciuta sul set de Il giovane Montalbano, e papà della piccola Frida. Sua mamma è casalinga e il padre operaio proprio all’Ilva. È nato, vissuto e andato a scuola nel quartiere Paolo Sesto che sfiora quasi le ciminiere. Questa vicinanza l’ha reso sensibilis­simo ai temi dell’inquinamen­to e della salute collettiva tanto da sposare le idee dei Liberi e Pensanti, diventando, tra l’altro, direttore artistico del contro-concerto del Primo maggio. Da bambino voleva fare il boy scout, poi è stato folgorato dal film L’attimo fuggente con Robin Williams. Intanto mette su con alcuni amici La setta dei poeti estinti, perché ha intenzione di creare una band musicale. Però comincia a seguire corsi di recitazion­e con Giorgio Pucciarell­o. Lascia Taranto e si trasferisc­e a Roma per frequentar­e l’Accademia di arte drammatica.

La polemica

Il leader della Lega ha risposto ai suoi attacchi postandogl­i una foto con Asia Argento

La carriera

Il suo idolo è Robin Williams, ha interpreta­to Mennea e il giovane Montalbano

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I volti
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 ??  ?? mossa del cavallo Sul set de Il giovane Montalbano ha conosciuto la sua compagna Eva Nestori
mossa del cavallo Sul set de Il giovane Montalbano ha conosciuto la sua compagna Eva Nestori
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È direttore artistico del controconc­erto del Primo maggio di Taranto
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Grande amico di Andrea Camilleri, ha recitato ne La

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