Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Tutti a Modugno e in via Brigata I pm ancora nel Palagiustizia
Invito a sgomberare del 23 agosto, il ministero aveva informato Procura e tribunale
Da ieri nel Palagiustizia inagibile di via Nazariantz non c’è più nessun amministrativo al lavoro. All'indomani dei provvedimenti dei dirigenti che hanno disposto il trasferimento del personale di Procura e Tribunale penale recependo le indicazioni del Ministero sullo sgombero immediato per motivi di sicurezza, nel Palagiustizia di via Nazariantz si continua solo ad ultimare il trasloco. Almeno per quanto riguarda le cancellerie. I pm, invece, sono ancora al lavoro nell'immobile inagibile perché nelle altre sedi non c'è spazio per tutti.
Nel Palagiustizia inagibile di via Nazariantz gli impiegati amministrativi non ci sono più. La nuova sede di lavoro è l’ex palazzo Inail in via Brigata Regina dove sono stati trasferiti gli uffici della Procura. Un trasferimento che arriva all’indomani di un ordine di servizio dei dirigenti amministrativi della procura che ha recepito una nota del ministero della Giustizia datata 23 agosto in cui Alfonso Bonafede, e inviata per la cronaca anche al presidente della Corte di Appello, Franco Cassano, al presidente della Conferenza permanente e, per conoscenza, al procuratore generale Anna Maria Tosto, al presidente del Tribunale Domenico De Facendis e al procuratore della Repubblica Giuseppe Volpe, invitava «tutti gli uffici a proseguire senza indugio alle operazioni di trasferimento così come programmate». A questo proposito, riferendosi al titolo del Corriere del Mezzogiorno di ieri, il ministero precisa che «la nota in questione prendeva semplicemente atto del deliberato della Conferenza permanente del 30 luglio in cui si è approvata la decisione di trasferimento nelle sedi di via Brigata Regina e Modugno e di quanto programmato dal tavolo tecnico per le attività di trasloco. Nessun ordine di sgombero è stato dato, né si poteva dare. Si approvava - prosegue il Ministero - quanto già deciso dagli uffici stessi in ordine alle attività di rilascio dei locali di via Nazariantz, assicurando che tutti i contratti richiesti per le relative attività erano efficaci, in vigenza di un ordine di sgombero dato dal Comune in data 31 maggio 2018».
Nel Palagiustizia inagibile perché a rischio crollo continuano le operazioni di sgombero. Almeno per quello che riguarda le cancellerie. Ma ieri mattina (di sabato in servizio c’erano poche unità) gli impiegati hanno dovuto fare avanti e indietro tra via Nazariantz e i nuovi uffici. I pubblici ministeri infatti sono ancora al lavoro nell’edificio: nella nuova sede di via Brigata Regina non c’è spazio per tutti i sostituti. Ed è stato proprio questo a spingere i magistrati a chiedere al sindaco una proroga e quindi di rimanere nel palazzo pericolante per completare le operazioni di trasloco e affinché si definisca meglio la situazione: così una nuova ordinanza del Comune ha allungato i tempi di altri 120 giorni. In un ordine di servizio interno alla Procura e datato 31 agosto 2018 si parla di «spazi insufficienti» per accogliere tutti i pm per questo i procuratori Giannella, Bruno e Rossi, hanno chiesto al presidente della Conferenza permanente presso la Corte di Appello di Bari di anticipare la riunione: un appello accolto dai membri della Commissione che hanno spostato l’incontro al prossimo 5 settembre. Il personale del Tribunale invece, già da ieri, è diviso nelle tre sedi di via Brigata Bari, piazza De Nicola e nell’ex sede distaccata di Modugno: in quest’ultima ci sono ancora gli operai al lavoro. La prossima settimana, secondo fonti del Ministero «sarà presa una decisione definitiva sull’immobile in cui saranno trasferiti gli uffici giudiziari». Si tratterà, con ogni probabilità, del palazzo Telecom di Poggiofranco dove sono stati fatti sopralluoghi dagli ispettori del Ministero.